Nola, piazza D’Armi: entro la settimana prossima saranno completati gli abbattimenti delle baracche
Nola – Ruspe e Forze dell’ordine in piazza D’Armi. Il giorno che chiude un’ epoca e si spera ne possa aprire si è consumato venerdì scorso, quando Forze dell’Ordine e mezzi meccanici sono giunti in loco ed hanno operato le prime demolizioni delle baracche presenti all’intero e lungo il periodo della piazza.
Un intervento coatto che fa seguito all’ordinanza sindacale di abbattimento. Il tutto rientra nel piano di riqualificazione di piazza D’Armi che sta entrando – finalmente – dopo decenni di tentativi, nella sua fase finale.
Nei mesi scorsi, infatti, sono riprese le interlocuzioni con il Demanio, titolare di piazza D’Armi (al netto della porzione già nella disponibilità del Comune) e finalizzate alla rifunzionalizzazione dell’area. Un piano che prevede alcune condizioni specifiche per il passaggio della proprietà dal Demanio al Comune.
In primo luogo, la liberazione dell’ area dalle strutture che a vario titolo sono sorte e in secondo luogo, che lo spazio della piazza resti sempre funzionale alla Caserma Duca D’Aosta, di proprietà del Demanio, – che versa in condizioni di totale abbandono – e per la quale si vedrà solo nel prossimo futuro quale destinazione d’uso assumerà.
Le operazioni di abbattimento si sono svolte in maniera relativamente tranquilla. Unica eccezione, la resistenza del titolare di una struttura lungo il marciapiede di piazza D’Armi che non ne voleva sapere di abbandonare il proprio locale.
Dopo alcuni momenti di tensione, è tornata la calma. Gli altri operatori hanno già da giorni lasciato le loro strutture. In particolare, il titolare di una storica attività, ha anche provveduto – di propria iniziativa, nelle scorse settimane – così chiedeva l’ordinanza, a smantellare il proprio chiosco.
Ad ogni modo tutti sono stati raggiunti da un’ammenda di 20 mila euro, per non aver rispettato i termini prescritti, visto che la stessa demolizione era a carico dei destinatari dell’ordinanza. Nei prossimi giorni le operazioni saranno completate.
Si chiude una pagina molto controversa dell’ultimo trentennio della città. Appare chiaro che in tutti questi anni, tutti coloro che hanno aperto un’ attività in piazza Duomo avessero “forme di titolarità” per esercitare, le quali erano ben note agli uffici comunali e alle amministrazioni che si sono susseguite. Nessuno mai è intervenuto per impedire aperture, anche le più recenti.
Nel 2010 un intervento di “normalizzazione” venne fatto dall’allora amministrazione Biancardi che fece abbattere 9 chioschi in piazza D’Armi.
Il nuovo accordo con il Demanio ha cambiato però le “carte in tavola”, richiedendo un passo di questo tipo: in ballo vi sono 5 milioni di euro già destinati per la riqualificazione della piazza. Del resto, anche lo stesso mercato infrasettimanale – è stato evidenziato – si è svolto in questi anni in maniera anomala, visto che insiste comunque su un’ area del Demanio e non del Comune.
Nei prossimi mesi si entrerà nel vivo della discussione circa la sua delocalizzazione- almeno provvisoria – prima della pausa estiva.
Si tratta di “fardelli” del passato che andranno necessariamente “normalizzati”. Ieri mattina, un primo passo importante. L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Buonauro, ha sempre evidenziato la necessità di “un’ operazione legalità, senza arretrare di un millimetro”. Dall’altra parte, l’opposizione chiede di conoscere quale sia la reale progettualità su piazza D’Armi, anche alla luce di un’ annunciata conferenza stampa di presentazione, lo scorso 27 dicembre, poi rinviata ad una data non ancora individuata.