Nola, permesso a costruire in via Boccio: l’assessore Giampietro scrive al Segretario comunale. “Se necessario, sospendere il provvedimento in autotutela”
Nola – Il permesso a costruire di via Boccio sempre più al centro del dibattito politico. Non solo l’opposizione ha evidenziato grandi perplessità, annunciando di voler andare fino in fondo sulla vicenda, nella convinzione che il permesso sia stato concesso in contrasto con l’attuale Piano regolatore, ma si scopre che anche all’ interno della maggioranza vi sono voci di profondo dissenso.
In questi giorni è emerso come già scorso 27 dicembre, tre giorni prima che l’opposizione protocollasse la richiesta di accesso agli atti, l’assessore all’Urbanistica, Ferdinando Giampietro, si sia mosso per vederci chiaro. Un’ azione promossa, esercitando la doverosa funzione di controllo, di concerto con il gruppo consiliare di appartenenza, Più Nola, composto dai consiglieri comunali Vincenzo Iovino, Francesca Cutolo, a cui si è aggiunto – solo di recente -anche il consigliere Michele Pollicino che ha lasciato il gruppo di Nola Democratica.
L’assessore Giampietro, nella nota del 27 dicembre indirizzata al Segretario comunale, la dottoressa Enza Fontana, ha sottolineato come il permesso in questione abbia ottenuto un parere sfavorevole, motivato e circostanziato, da parte del Rup (responsabile unico del procedimento), l’architetto Giusy D’Ambrosio, prima di quello positivo, del secondo Rup, a cui è stata sottoposta la questione. Giampietro ha invitato lo stesso Segretario comunale, ad approfondire la problematica e a procedere anche ad una sospensione in autotutela del provvedimento, qualora ne ricorressero le condizioni.
L’attenzione sul “permesso della discordia” è rimasta sempre alta anche con l’inizio del nuovo anno. Il 12 gennaio scorso, infatti, con una seconda nota indirizzata sempre al Segretario generale, Giampietro ha messo “nero su bianco” ulteriori elementi di criticità, evidenziando come lo stesso permesso, già nel 2018, ottenne un diniego dall’allora dirigente ai lavori pubblici. Attualmente su quel provvedimento pende un giudizio ancora in corso, dopo essere stato impugnato dal richiedente, con tanto di memoria difensiva da parte dell’ufficio legale del Comune. Nonostante tale circostanza era possibile rilasciare il permesso? Questo l’interrogativo a cui il segretario dovrà dare risposta.
L’ assessore Giampietro sulla vicenda non rilascia alcuna dichiarazione ufficiale, ma è noto come il suo impegno sia indirizzato a verificare la legittimità di un permesso che ha un impatto importante sul carico urbanistico e che può incidere sulla trasformazione di una parte della città.
Nel frattempo, l’opposizione resta ancora in attesa dell’accesso agli atti, dopo che l’ufficio preposto ha risposto di aver proceduto, così come da procedura “…alla notifica ai controinteressati dell’istanza. Salvo controdeduzioni, si resta in attesa dell’espletamento dell’istanza”
Una risposta che è stata però giudicata pretestuosa da parte dell’opposizione e non supportato da fondamento giuridico, oltre ad essere lesiva del ruolo del consigliere comunale. L’assessore Giampietro anche in questa circostanza pare abbia invitato il dirigente all’ufficio tecnico a rilasciare, nei modi e nei tempi previsti dalla legge, quanto prima i documenti richiesti.
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