Nola, ospedale: sindacati divisi sulla chiusura del reparto di Medicina

Nola – L’ospedale di Nola nuovamente in allarme. La criticità interessa ora il reparto di Medicina solo si recente riaperto. Con la stagione estiva, infatti, aumentano i problemi per assicurare un’ adeguata turnazione e dunque un buon servizio. Gli “affanni” già si sono manifestati nelle scorse settimane, ma con il trascorrere dei giorni questi aumentano in maniera crescente.

Per gli operatori in servizio i carichi di lavoro sono ormai al limite della sostenibilità. La questione allarma in primo luogo i lavoratori, costretti a svolgere il proprio dovere in una situazione di precarietà.

Per superare l’ennesima impasse del Santa Maria della Pietà tra gli stessi sindacati emergono divergenze non irrilevanti anche sul modo in cui affrontare l’emergenza. Alcune sigle sindacali ravvedono addirittura la necessità di chiudere il reparto. Un’ ipotesi che vede fortemente contraria la Fials. “Siamo venuti  a conoscenza – afferma Maurizio Falduti responsabile Fials che la Cgil, Cisl, Uil e Fsi hanno proposto la chiusura di un’ala del reparto di Medicina del presidio ospedaliero. di Nola per carenza di personale infermieristico. Si tratta di una chiusura deprecabile, poiché comporterebbe un abbassamento dei livelli di assistenza, da garantire più che mai nel periodo estivo, in cui la salute delle fasce deboli è particolarmente vulnerabile”.  Secondo la Fials il problema potrebbe essere risolto senza giungere all’estrema conseguenza della chiusura del reparto, piuttosto ricorrendo a procedure di mobilità del personale sia all’interno dell’ospedale di Nola che reperendolo in altre strutture dell’Asl

“D’altronde – continua Falduti – la chiusura del reparto evidenziato in oggetto potrebbe essere evitata, disponendo la mobilità degli infermieri che risultano in eccedenza presso il Psaut del presidio ospedaliero di Nola, tenuto conto che quello. di Gragnano conta appena sei unità infermieristiche.

Chiediamo, pertanto, un urgente incontro con le altre organizzazioni sindacali affinché si trovino idonee soluzioni per un’ equa ridistribuzione del personale operante presso gli ospedali riuniti dell’area nolana. Ciò assicurerebbe la dignità lavorativa degli operatori tutti e la tutela della salute della popolazione di riferimento”.

 

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