Nola, ospedale: si resta in attesa della gara per le suppellettili per le nuove camere operatorie
Nola –Restano ancora insolute le criticità presso l’ospedale Santa Maria della Pietà. Il completamento delle nuove sale operatorie, già realizzate, è ancora in attesa dello svolgimento della gara per l’allestimento delle suppellettili. Si tratta in questo caso di un ultimo tassello per dichiarare l’intervento finalmente terminato che porterebbe ad una maggiore funzionalità dell’intero nosocomio.
Quanto occorra ancora aspettare non è ancora noto visto che il termine viene rinviato di volta in volta. Certamente una volta chiusa questa fase si potrà avviare la realizzazione delle altre quattro camere operatorie al terzo piano già comprese nell’appalto”. In totale, a lavori ultimati l’ospedale sarà dotato complessivamente di ben sei camere operatorie.
Resta poi ancora aperta tutta la vicenda legata al nuovo Pronto soccorso: inaugurato da qualche mese ed improntato sul moderno sistema del triage vede ancora inattivo l’Obi, il reparto di osservazione breve che conta nove posti letto. Tutto questo perché a mancare è un’adeguata copertura per quanto concerne il personale. “Si tratta della priorità assoluta a cui dedicare la massima attenzione – afferma De Stefano – Rendere perfettamente attivo l’Obi rappresenta un obiettivo strategico. Stiamo in questo caso cercando di sbloccare la situazione trovando soluzione alternative.” Le difficoltà vissute dal Pronto soccorso sono pressoché quotidiane e non di rado sono denunciate dai cittadini
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Da più parti si chiede un intervento di razionalizzazione sulla pianta organica. E’ necessario alzare la soglia dei chirurghi effettivi, magari collocando diversamente quanti hanno chiesto ed ottenuto l’esonero dall’attività d’urgenza. Rinforzare la prima linea dell’ospedale è il primo passo da compiere nel più breve tempo possibile. Stabilizzare i contrattisti potrebbe essere una cosa da prendere in considerazione. “Si tratta di una situazione non più sostenibile – denunciano da tempo le sigle sindacali – – ancora una volta si è verificata una situazione di estrema emergenza. Occorre intervenire tempestivamente”.
Altra spinosa questione è quella che riguarda alcuni locali del terzo piano sottoposti a chiusura dopo un controllo dei Nas diversi mesi orsono. “Per quanto concerne questa vicenda – afferma ancora De Stefano– ho chiesto un quadro dettagliato della situazione al competente ufficio tecnico al fine di avviare gli opportuni interventi di risanamento così da poter riaprire gli ambienti alla degenza”
Tra le buone notizie sottolinea De Stefano vi è la prossima apertura dei nuovi ambulatori che sono stati trasferiti dai locali di via San Francesco a quelli dell’ex Pronto soccorso, risolvendo numerosi problemi di carattere logistico.
Il quadro delle criticità del Santa Maria della Pietà è certamente complesso e non sfugge alla difficile situazione che riguarda l’intera sanità della Regione. Il nosocomio resta nonostante le difficoltà uno dei punti di riferimento più importanti sull’asse Napoli – Avellino con un’ utenza di circa 500.000 abitanti. Proprio per questo l’auspicio di tutti è quello che quanto prima i progetti in cantiere siano completati nel più breve tempo possibile.