Nola, ospedale: questa mattina apertura ufficiale del tribunale per i diritti del malato

Nola – Anche a Nola entra ufficialmente in funzione il tribunale per i diritti del malato. A circa due mesi dall’ inaugurazione, questa mattina ha aperto al pubblico – con la presenza al desk di Arturo Cutolo e Maria Meo – lo sportello ubicato all’ ingresso dell’ ospedale Santa Maria della Pietà. Lo stesso sarà attivo tutti i martedì e i giovedì dalle ore 9 alle ore 12

“Finalmente abbiamo un presidio a sostegno di tutti i cittadini –afferma il coordinatore, Lorenzo Irace, giovane avvocato del territorio -.  Lo sportello fa parte della rete di Cittadinanzattiva ormai strutturata da oltre 40 anni su tutto il territorio nazionale. Nasce per la tutela dei diritti nell’ ambito  socio sanitario, con lo scopo primario di migliorare e sensibilizzare il rapporto tra pazienti e struttura sanitaria” .

Lo stesso Irace evidenzia la  piena collaborazione nell’iniziativa  della stessa dirigenza del nosocomio bruniano. “L’ iniziativa voluta fortemente da Cittadinanzattiva Regione Campania nella persona del Segretario Regionale dottor Lorenzo Latella – continua Irace –  ha avuto il contributo della Dirigenza Sanitaria dell’ Ospedale di Nola , che sposando il progetto in piena sinergia, ha concesso un apposito spazio per il ricevimento del pubblico .Un risultato importante per tutta la comunità – conclude la dottoressa  Anna Meo, che insieme ad un team di professionisti ed esperti sarà presente nei giorni di ricevimento per dare voce a quelle che sono le problematiche e le necessità di cittadini , pazienti e familiari”.

Il tema della sanità del territorio rappresenta uno dei nodi strategici a cui da anni si prova a dare una risposta – senza particolari risultati – se non poche isolate eccezioni.

LE CRITICITA’ DELL’OSPEDALE

Il problema maggiore resta l’ ospedale con una platea potenziale di 500 mila pazienti. Liste di attesa lunghissime, assistenza insufficiente rispetto all’utenza, presidi territoriali che nel tempo si sono progressivamente ridotti.

Tra i disagi, vi è quello dell’ Obi, reparto di Osservazione breve ed intensiva, di fatto trasformato in un vero e proprio reparto ordinario e di degenza.

 Per non parlare dei ricoveri sulle barelle e la ormai cronica difficoltà nel liberare, nei tempi giusti, le ambulanze  dai pazienti che non trovano posto, con forti rallentamenti rispetto alle altre richieste di aiuto provenienti dal territorio.

In alcune ore della giornata abbiamo dei picchi insostenibili di richieste di prestazioni sanitarie da erogare, in particolare la mattina e la prima serata, spesso con soli due medici ad affrontare tutto questo.

Tutto questo, nonostante il grande impegno e la professionalità del personale medico e paramedico. Dinanzi a numeri così alti di richieste di intervento non è possibile far fronte sempre in maniera tempestiva ed adeguata. Da anni  non si fa che annunciare l’ampliamento del Santa Maria della Pietà, spesso indicando anche linee di finanziamento già appostate. Al momento nulla si è visto ancora ed il nuovo ospedale appare sempre di più una lontana “chimera”.

 La questione è ritornata di nuovo attuale con la Regione che pare abbia stanziato a tal proposito una cifra significativa: la speranza di tutti è che sia la volta buona. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *