Nola, ospedale: inaugurati due nuovi reparti. Per il loro funzionamento a pieno regime occorrerà attendere qualche settimana
Nola – “L’ospedale di Nola sarà l’emblema delle eccellenze della nuova sanità Campana. Cancelleremo quella immagine di sciacallaggio mediatico che è stata fatta passare in tutta Italia”. Deciso e convinto come sempre, il governatore Vincenzo De Luca è intervento così, ieri mattina, all’inaugurazione della nuova sala operatoria e della nuova rianimazione. Presenti all’evento diversi sindaci del territorio, i vertici dell’Asl Napoli 3, con la dirigente Antonietta Costantini in testa, onorevoli regionali, il personale medico e paramedico. Prima del taglio del nastro, De Luca ha voluto incontrare il personale del Pronto soccorso per manifestare a tutti solidarietà dopo lo “scandalo” dei due pazienti assistiti sul pavimento. Un clamore mediatico, definito da De Luca, come una strumentalizzazione per rappresentare la Campania sempre con i soliti luoghi comuni della inefficienza. Una vicenda che in un primo momento aveva indotto lo stesso presidente a chiedere addirittura il licenziamento dei tre medici responsabili del pronto soccorso del Santa Maria della Pietà che successivamente sono stati sospesi e solo pochi giorni fa reintegrati.
Il giro nei nuovi reparti ha evidenziato come le strutture appena completate rappresentino un salto di qualità per il nosocomio bruniano verso quella eccellenza che gli spetta per essere un punto di riferimento per un’utenza di ben 600.000 abitanti. Il primario della nuova rianimazione, il dottor Umberto Vincenti, ha tratteggiato la grande difficoltà per portare a termine i lavori che ha lasciato in eredità anche un corposo contenzioso con la ditta che ha eseguito l’opera pari a circa un milione di euro.
Un risultato importante quello conseguito ieri che però è stato quanto mai sofferto, ha rimarcato ancora Vincenti, ma che dimostra con forza la volontà di tutti di superare l’immagine che i media hanno consegnato, nelle settimane scorse, dell’ospedale Nola e dunque di voltare pagina.
L’inaugurazione dei nuovi reparti è però solo un piccolo passo verso quel salto di qualità nell’offerta sanitaria dell’ospedale da sempre invocata ma che quasi mai ha visto corrispondere agli annunci delle tante passerelle, fatti concreti lasciando il personale medico e paramedico, soli di fronte ad una realtà di fatta di grande emergenza.
All’orizzonte vi sono da affrontare non poche sfide per evitare che i progetti restino solo sulla carta o che vengono realizzati solo dopo decenni. Sarà necessario ripartire, è stato sottolineato, dalle tante questioni rimaste ancora in sospeso. Un esempio per tutti è quello dell’emodinamica che attualmente è attiva solo sei ore e che invece nei programmi delle prestazioni del nosocomio va portata a ventiquattro ore. Vi è poi il nodo dell’incremento strutturale del personale medico e paramedico: è inutile inaugurare nuovi reparti se poi non vi è il personale a sufficienza per gestirli. In tal senso, l’impasse che vive da qualche anno l’Obi del pronto soccorso rappresenta un caso emblematico. Su questo punto il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Costantini ha promesso grande impegno per l’assunzione di nuove unità, come in parte già fatto. Dall’altro lato, i sindacati restano perplessi e sospendono ogni giudizio alla verifica dei fatti. Del resto anche i nuovi reparti inaugurati ieri non saranno immediatamente operativi: per la messa a regime occorrerà attendere qualche settimana. Speriamo.