Nola, Museo Archeologico: le Giornate Fai svelano la misteriosa tomba di una “donna – leader” del VII a.C
Nola – Protagonista assoluto delle Giornate Fai svoltesi a Nola in questo ultimo fine settimana, presso il Museo archeologico, è stato il corredo funerario di una tomba di una donna risalente al VII secolo a. C.
I reperti, custoditi nel deposito del Museo, sono stati esposti per la prima volta proprio in occasione di queste “Giornate Fai”. Gli stessi sono stati ritrovati nel corso di una campagna di scavo di fine anni 60 che hanno interessato la zona periferica della città.
La tomba in questione ospitava le spoglie di una donna, ritrovata con un bastone caratterizzato da un pomo realizzato completamente in avorio. Un ritrovamento particolare, perché evidenzia una figura femminile con un inedito – per quel tempo – ruolo di prestigio nell’ambito sociale o religioso.
Molto interessante è poi il corredo che vede alcuni elementi realizzati in loco ed altri provenienti da altre aree come Corinto.
Ancora una volta il Museo Archeologico stupisce per le proprie testimonianze.
REPERTI DELLA VILLA DI AUGUSTO DI SOMMA IN MOSTRA IN GIAPPONE
Alcuni importanti pezzi, come ha spiegato il direttore del Museo, Giacomo Franzese, sono stati trasferiti in Giappone per una mostra. Si tratta, in particolare, di alcuni reperti ritrovati nella cosiddetta villa di Augusto a Somma Vesuviana, da anni oggetto di studio e di scavo dall’università di Tokyo. Gli stessi ritorneranno a “casa” nel 2023.
Nel frattempo, il direttore Franzese è a lavoro per portare a Nola importanti e prestigiosi pezzi provenienti dal Mann.
Il fine settimana – nel segno della cultura – si concluso con un vero e proprio successo, così come ha dichiarato il presidente del FAI Nola, Mario Romano, che ha sottolineato come i visitatori siano giunti da ogni parte della Campania e finanche da fuori regione.
Un momento di riscoperta delle bellezze presenti in città, reso possibile grazie all’impegno del direttore del Museo Giacomo Franzese, della responsabile della biblioteca Aldo Masullo, Amelia Napolitano, dell’archeologa Angela De Filippis che ha curato l’allestimento della mostra, dell’ingegnere Mario Romano, presidente del FAI Nola, delle guide Francesca Raiti e Giuseppe Russo, della volontaria Gilda Casalino, di tutto lo staff del Museo, e dell’ ANVVFC Nola per la vigilanza.