Nola, movida notturna: servono più controlli per arginare il caos. Velotti “Ampliare le aree pedonali”

Nola – Non è bastata la chiusura di piazza Duomo per rimuovere il “parcheggio selvaggio” delle auto nel centro storico della città. Gli “effetti” collaterali della movida notturna che da un paio d’anni si è sviluppata anche all’ombra dei Gigli sono ben lontani dall’essere risolti.

Le segnalazioni e le lamentele da parte dei cittadini non si contano. Se da un lato, da tempo, tutti auspicavano una maggiore rivitalizzazione del centro storico dall’altro lato, oggi che questa è realtà, bisogna confrontarsi anche con i problemi che ne derivano. In primo luogo, la viabilità. Il fatto che la piazza sia chiusa non impedisce che ad essere prese d’assalto sono strade limitrofe come corso Tommaso Vitale, piazza Giordano Bruno, via Santa Chiara che risultano completamente intasate anche perché le auto vengono parcheggiata in modo a dir poco anarchico.

“A mancare sono le regole”, sottolinea il consigliere comunale di opposizione, Francesco Pizzella. “Il problema si risolve attraverso un regolamento specifico – aggiunge ancora lo stesso Pizzella – da anni si discute di un piano commercio che però ancora oggi non è nemmeno all’ordine del giorno. Non si può consentire una così alta concentrazione di locali di somministrazione di alimenti o di bevande alcoliche in uno spazio così ristretto del centro storico mentre la restante parte vede numerose serrande chiuse. Le attività commerciali vanno diversificate: questo tipo di problema va affrontato e risolto anche per quanto sta accadendo in via Variante Sette bis”.

Anche sulla decisione di chiusura della piazza, Pizzella si mostra critico. “Lo abbiamo detto già in altre occasioni: si tratta di un provvedimento a sé stante che non ha senso. Avrebbe una valenza se inserito all’interno di un progetto di piano traffico o di piano commerciale: in entrambi i casi la questione dovrebbe essere discussa in consiglio comunale e non risolta a colpi di atti estemporanei”.

Pizzella evidenzia poi la necessità di una regolamentazione per quanto riguarda anche gli orari e l’istallazione di bagni pubblici che al momento mancano.

Per anni abbiamo sperato in una rinascita del centro storico: oggi si tratta di governare al meglio il processo di cambiamento”, rintuzza il presidente della commissione urbanistica, il consigliere Giovanni Velotti. “Abbiamo stimolato questa maggiore vitalità anche seguendo il trend delle città italiane più importanti: dobbiamo certamente affrontare quello che inevitabilmente l’altra faccia della medaglia del fenomeno ci presenta. Il problema è quello soprattutto della viabilità: l’obiettivo dell’amministrazione, come è noto, è quello di aumentare gradualmente gli spazi pedonali al fine di rendere il nostro centro storico un’area maggiormente fruibile a giovamento dei cittadini e degli stessi operatori commerciali”.

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