Nola, messa in sicurezza alveo Quindici in località Poverello: c’è il progetto di fattibilità

Nola – Mettere in sicurezza l’alveo Quindici nel tratto del Rione Poverello. È una delle priorità dell’amministrazione che nei giorni scorsi ha completato e pubblicato un progetto di fattibilità pari a quattro milioni di euro con l’obiettivo di intercettare un contributo ad hoc da parte del ministero degli Interni nell’ambito dei piani di riassetto idrogeologico del territorio.

La località in questione è una di quelle inserite tra le “zone rosse”, soggette a continue esondazioni che spesso colpiscono in maniera grave i residenti, con fango e rifiuti che invadano gli appartamenti, le cantine, le pertinenze.

Una triste storia che si ripete da anni senza che alcuno intervenga. E puntualmente i cittadini si ritrovano nel ben mezzo del rimbalzo delle responsabilità tra i vari enti preposti, sebbene la competenza, in primo luogo, sia in capo alla Regione Campania.

Il progetto approntato dagli uffici del comune di Nola punta ad una pulizia del canale nel tratto interessato al fine di favorire il deflusso delle acque, evitando quell’ostruzione che è alla base delle esondazioni.

Gli interventi che interesseranno l’area tra il cimitero cittadino fino al ponte “Poverello” consistono in adeguamenti della sezione idraulica mediante la sistemazione delle sponde e la cavatura dell’ alveo.

LO STATO DELL’ARTE DEL CANALE

Dalle rilevazioni in loco è emersa la presenza all’interno del canale di uno strato di sedimenti pari a circa 1,50 metri. Dunque l’azione principale riguarderà l’asportazione dei sedimenti, del materiale vegetale, e dei rifiuti che in più punti riducono la sezione idraulica del canale. A completamento di tutto ciò, si prevede altresì anche la sistemazione di opere a verde per rifunzionalizzare i corridoi verdi originali del paesaggio dei Regi lagni con filari di pioppi argentato e la realizzazione di staccionate e siepi per confinare i corsi d’acqua in modo da impedirne l’accesso per fini impropri.

L’intero territorio comunale è interessato – anche per brevi precipitazioni che negli ultimi anni sono diventate particolarmente intense – da frequenti esondazioni.

LE ALTRE ZONE CRITICHE

 Tra le altre zone critiche abbiamo l’ormai famigerato “tappo” di detriti che si viene a determinare in località Boscofangone. Una questione che rende necessario un intervento strutturale relativo all’alveo Gaudio, così come è stato ribadito in un recente tavolo tecnico.

Anche alcuni interventi per la realizzazione – negli anni – di strade di accesso all’Interporto potrebbero aver inciso nel dis – equilibrio idrogeologico del territorio, anche se la società – in quanto concessionaria – ha sempre ribadito come i progetti siano stati approvati dalla Regione.

Il vero problema resta, però, la mancata manutenzione da parte dell’ente di Palazzo Santa Lucia dei Regi Lagni di cui ha competenza esclusiva.

Un anno fa era iniziato un percorso in prefettura con il concorso di tutti i soggetti interessati e della stessa Agenzia di Sviluppo dell’area nolana per una bonifica generale dei canali. Un programma bruscamente interrotto, dopo il ritrovamento di un ordigno bellico a Camposano, e mai ripreso nel concreto, se non per gli interventi di emergenza di questi giorni.

L’auspicio è che si addivenga ad un programma periodico ed ordinario, e a piani straordinari laddove le circostanze lo richiedano.  

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