Nola, maggioranza sempre in bilico: Pef votato solo con “aiuto esterno”. Scala “Voto di responsabilità”. Opposizione “Fare da “stampella”, è irrispettoso verso il proprio elettorato”. Prossimo round, il rendiconto 2020
Nola – L’ultimo Consiglio comunale ha determinato un dato politico non di poco conto. La maggioranza alla guida della città è diversa da quella venuta fuori dalle urne delle amministrative del 2019.
Senza il “soccorso” dei consiglieri Scala e Carrella, approdati al gruppo misto, dopo uno smarcamento progressivo dalle posizioni dell’opposizione, l’amministrazione sarebbe già ai titoli di coda. La polemica politica di questi giorni ha acuito in maniera profonda le contrapposizioni. Senso di responsabilità o trasformismo?
Il consigliere Carmela Scala afferma di voler lasciare alle polemiche a chi ha sempre fatto polemica. “Io sono in consiglio comunale – ha dichiarato Scala – studiando i documenti e i provvedimenti, votando secondo coscienza e per senso di responsabilità. Ho preso atto dei passi in avanti fatti anche sul piano del contrasto all’evasione e l’attenzione dichiarata verso la problematica da me sollevata circa gli agricoltori vessati da depositi di rifiuti selvaggi che poi sono costretti a rimuovere a proprie spese”.
Non la pensa così il resto dell’opposizione che in una nota ha stigmatizzato la condotta degli ex colleghi. “Fare da “stampella”, è irrispettoso soprattutto verso il proprio elettorato, ma evidentemente il cambio di casacca, nell’aria fin dalle prime ore di questa amministrazione, è servito a rafforzare solo i propri interessi personali e familiari, piuttosto che a far emergere l’amore verso la nostra città. Nola merita rispetto, e forse merita più nolanita’.
Il vero nodo resta però un altro. Dopo oltre due anni, l’amministrazione comunale è ancora alla ricerca di un proprio assetto interno e di una propria identità. Ed è questo perenne stato di equilibrio precario alla base di un’ azione politica che non riesce a decollare, al netto delle difficoltà oggettive come la pandemia, la carenza di personale, e l’anemia delle casse comunali. La perplessità maggiore resta l’ assenza di una reale programmazione ed il continuo rincorrere le emergenze quotidiane, con tronconi dell’amministrazione che lavorano per compartimenti stagno, senza dialogare tra loro. E’ quanto, inevitabilmente, si percepisce dall’esterno.
Intanto il sindaco Minieri annuncia a breve la svolta. “Prossimamente vi aggiornerò su quanto si sta per realizzare nel Settore dei Lavori pubblici, dell’Ambiente e dei Servizi sociali.
Anche il Comando della Polizia Municipale è in fase di riorganizzazione con la collaborazione di tutti i caschi bianchi coordinati dal Comandante dott. Michele Arvonio così come il settore della Cultura, penalizzato dalla pandemia, che ha grandi iniziative da mettere in campo a breve”
Nel frattempo, bisogna fare i conti con i numeri
Nell’ultima seduta di Consiglio a pesare come macigni sono state le assenza di Lucianna Napolitano Bruscino di Uniti per Nola e di Michele Pollicino del gruppo misto. Gli stessi, nonostante fossero consapevoli dell’esiguità dei numeri, non si sono collegati nemmeno da remoto. Un chiaro sintomo di malessere e di dissenso che ormai pervade tutti i componenti della maggioranza anche se nei limiti del possibile si cerca di non farlo trasparire. Ma quando questo accade, ed in tal senso abbiamo un’ ampia casistica, vuol dire che da parte di qualcuno la misura è colma.
I “pompieri”, anche stavolta, sono già a lavoro per spegnere il nuovo incendio. A breve capiremo se si tratta di uno strappo insanabile o se invece qualche cucitura può ancora aggiustare tutto. Non c’è tanto tempo a disposizione: all’orizzonte c’è l’ approvazione del rendiconto 2020. Un’ altra “buccia di banana” dove si rischia sempre di scivolare, se i numeri dovessero rimanere sempre così stretti.