Nola, l’ampliamento del Santa Maria della Pietà resta una chimera
Nola – Il tema della sanità del territorio rappresenta uno dei nodi strategici a cui da anni si prova a dare una risposta – senza particolari risultati – se non poche eccezioni isolate.
Liste di attesa lunghissime, assistenza insufficiente, presidi territoriali che nel tempo si sono progressivamente ridotti: queste alcune delle gravi criticità sedimentatesi, riducendo la qualità e l’ efficacia delle prestazioni sanitarie.
Il problema maggiore resta la questione dell’ ospedale. Da anni, infatti, non si fa che annunciarne l’ampliamento – indicando anche linee di finanziamento già appostate – che puntualmente non arriva, trasformandosi sempre più una “chimera”. La struttura del Santa Maria della Pietà, nonostante alcuni interventi di riqualificazione che hanno interessato alcuni reparti, resta logisticamente insufficiente rispetto ad una platea di oltre 500 mila abitanti.
Nel tempo sono stati tanti gli appelli affinché gli impegni presi con la comunità non vengano disattesi. L’ ultimo in ordine di tempo è stato quello lanciato – nel corso di un convegno promosso dall’ associazione Civitas – in relazione al consumo del suolo.
Ad intervenire per l’occasione fu Gino Pappalardo, esponente di Civitas, che sottolineò i tanti “treni persi” dal territorio. “A fronte dell’abuso del suolo del territorio, nessun reale servizio per la comunità. Trasporto pubblico inesistente – furono le parole di Pappalardo – e l’offerta dell’ospedale che si contrae sempre di più a dispetto dei continui annunci di ampliamento, con sempre meno posti letto disponibili”.
Nell’ultimo Consiglio comunale, lo stesso sindaco Carlo Buonauro, ha portato la proposta dell’associazione Civitas all’attenzione dell’assise comunale. In particolare si chiede ancora una volta un serio interessamento affinché Nola ed il suo comprensorio abbiano finalmente un ospedale adeguato alla complessità delle esigenze.
L’intero Consiglio comunale – in maniera bipartisan – si è dichiarato favorevole alla proposta del sindaco a lavorare ad un documento comune da indirizzare alle autorità competenti, in primo luogo la Regione Campania, al fine di superare questa lunga fase di stallo.
Da anni, infatti, non si fa altro che parlare di un progetto di ampliamento che avrebbe dovuto già completarsi da tempo, con un nuovo corpo di fabbrica, ed invece nemmeno la prima pietra è stata ancora messa. Del finanziamento regionale sembrano essersi perse le tracce, ma c’è chi dice che sarebbe all’orizzonte addirittura un progetto ex novo. Sulla vicenda, occorre fare chiarezza perché la salute dei cittadini è un tema troppo importante per essere solo terreno di scontro politico senza poi mai giungere a risultati concreti. Ed il solo, lodevole e qualificato, impegno degli operatori sanitari – molto spesso – non basta a far fronte alle emergenze.