Nola, la sagrestia della Santi Apostoli torna al suo antico splendore
Nola – Un altro tesoro del patrimonio culturale – artistico della storia nolana viene restituito alla città. Si tratta della sagrestia della chiesa dei Santi Apostoli il cui completamento dei lavori è stato presentato nel corso dell’inaugurazione della mostra sulle “Muse di Picasso”. “ Un altro prezioso spazio viene consegnato alla città, costituendo un ulteriore tassello per la promozione culturale della nostra città”. Ha dichiarato il sindaco Geremia Biancardi.
La sagrestia, dopo il restyling, ritorna dunque al suo antico splendore. Si tratta di un ambiente riccamente decorato da bianchi stucchi e da specchiature azzurre lapislazzulo che si inserisce in un ambiente architettonico della metà del seicento. L’aspetto più rilevante della decorazione è nell’aspetto prospettico e scenografico reso attraverso le finte aperture di finestre di cui le centrali databili al secolo XVII e le sue due laterali al XIX secolo.
L’ intervento rientra nella programmazione del Comune di Nola ed è stato realizzato grazie ad una somma di circa 35 mila euro appostata in bilancio. “Sarà un nuovo e perfetto spazio espositivo per mostre ed eventi che arricchirà ancor di più l’offerta artistica della nostra città”. Ha aggiunto il vicesindaco, Cinzia Trinchese.
La chiesa dei Santi Apostoli diventa sempre più”il salotto buono” della città. Da luogo completamente abbandonato, all’indomani del terremoto del 1980, a sito pulsante di eventi culturali di spessore non solo locale, ma anche di caratura nazionale: è stata questa, negli ultimi anni, la sua parabola ascendente. A tal proposito, è il caso di ricordare le performance di artisti e stilisti famosi, fino ad arrivare a mostre di grande profilo come quella su De Chirico. La chiesa di proprietà del Fec è stata concessa in comodato d’uso al comune di Nola, e a sua volta data in gestione all’associazione Meridies che si è aggiudicata uno specifico bando insieme alla Pro – loco, coofinanziato dallo stesso ente di pizza Duomo. Oggi rappresenta per l’intero territorio un vero e proprio “fiore all’occhiello” che può ancora crescere nella sua valenza. In programma, infatti, vi sono altri interventi. In particolare, vi sono due preziose tele che andranno riallocate nei loro luoghi originari sempre all’interni della chiesa. In questo caso, si punta sull’ introito che potrà derivare dal pagamento, seppur simbolico di un euro, relativo all’ingresso alla mostra delle Muse di Picasso che dovrebbe avere un riscontro molto positivo sul piano del flusso dei visitatori. In più occasioni, lo stesso sindaco Biancardi ha lanciato l’appello ai privati e agli imprenditori della città di essere più “Mecenati”, finanziando opere di restauro per la propria città. Finanziamenti che tra l’altro godono anche di particolari vantaggi fiscali.