Nola, la maggioranza in cerca di un assetto in giunta. Tutto è affidato al vertice con il sindaco
Nola – Nelle prossime ore si riaggiornerà il vertice di maggioranza. Il “primo round”, svoltosi l’ altro giorno, è stato, di fatto, un incontro interlocutorio.
Il sindaco Minieri ha chiesto alle liste che lo sostengono una rosa di nomi per completare la giunta. Nei giorni scorsi si è sussurrata un’ ipotesi che vedeva una posizione ad appannaggio di “Uniti per Nola”, con i nomi di Andrea Manzi (ex consigliere comunale) o quello di Antonella Caccavale (prima tra i non eletti), ed un’ altra a favore di Più Nola, in questo caso si parla di Ferdinando Giampietro. Nei fatti, però, si tratta di una strada stretta e difficile da percorrere, visto che la semplice integrazione dei tasselli mancanti dell’esecutivo non è sufficiente a risolvere i fermenti presenti in maggioranza. Al momento, infatti, nessuna delle liste è rappresentata all’interno del governo cittadino. La fascia tricolore, anche in considerazione del particolare momento storico, ha ritenuto opportuno affidarsi a profili tecnici e di sua stretta fiducia. Una scelta che però non ha mancato di provocare più di un malumore, per ora rimasto sotterraneo in considerazione della grave vicenda del dissesto votato lo scorso 26 agosto.
E’ verosimile, dunque, che il tavolo declini la proposta di avanzare i due nomi che mancano in giunta: meglio andare avanti con un team interamente tecnico. Almeno per ora. I rappresentanti delle liste, infatti, sarebbero, per buona parte, maggiormente propensi a chiedere il rispetto del patto stipulato alla vigilia del primo Consiglio comunale. Un accordo che prevede un assessore nominato direttamente dal sindaco, tre assessori attribuiti a Uniti per Nola, più il delegato a Piazzolla, uno a Più Nola che avrebbe anche la delega a Polvica. Le altre due liste, Nola democratica e Nola in movimento, si alternerebbero, a turno, per una delega in giunta e la carica di presidente del consiglio.
Nel prossimo incontro di maggioranza si entrerà più nello specifico della questione. Si potrebbe, a questo punto, optare per una soluzione completamente tecnica per poi fissare un termine entro il quale mettere mano ad un rimpasto strutturale della giunta, secondo le linee guida del richiamato accordo. L’amministrazione Minieri entra ormai in una fase cruciale che ne potrebbe determinare il destino.
di Maria Rosaria Ricci