Nola, “La Caserma dei Carabinieri andò via perché morosa e destinataria di un provvedimento di sfratto”
Nola – “La Caserma dei Carabinieri è andata via perché destinataria di un provvedimento di sfratto“. A precisare la circostanza è l’ ex sindaco di Nola, Geremia Biancardi. La Compagnia dei Carabinieri di Nola, in effetti, fu costretta al trasferimento, visto che la propria amministrazione non corrispondeva da tempo il canone di locazione al proprietario dello stabile, in particolare dal secondo semestre del 2014. Lo stesso ex primo cittadino evidenzia come il Comune non abbia alcuna competenza o ruolo né possa pagare il fitto al posto delle caserme. In relazione a questa vicenda a decidere sono solo i quadri dell’Arma e il Ministero Competente.
Biancardi ricorda poi come anche l’ ipotesi di un ritorno all’ interno dell’edificio dell’Inail, di cui si parla proprio in questi giorni, rappresenti una soluzione presa in considerazione sin dal trasferimento della caserma a Tufino.
Anche sul ritorno del 118 all’ interno del rione Gescal, l’ ex sindaco ricorda come già all’ epoca della sua amministrazione vennero predisposti lavori di adeguamento per ospitare il presidio all’interno del centro sociale nei pressi dell’Auditorium.
In relazione alla perdita di centralità della città di Nola va anche rimarcato che in molti casi si è trattato di decisioni e scelte operate dalle istituzioni ed enti in questione, rispetto ai quali il Comune di Nola ben poco ha potuto visto che non aveva né competenza né titolo per evitare certi trasferimenti. E’ il caso questo anche dell’università Parthenope che qualche anno fa decise di andar via, ritenendo maggiormente conveniente puntare sulle propria sede napoletana, salvo la decisione del Senato Accademico del 2017 in cui ha deliberato il ritorno in città. Percorso che sta completando in questi mesi con la partenza dei primi corsi a settembre .