Nola, il sindaco propone lo scioglimento ed il commissariamento della Fondazione Festa dei Gigli: la decisione passa al Consiglio Comunale
Nola – Fondazione Festa dei Gigli verso lo scioglimento ed il conseguente commissariamento: la proposta è contenuta nel decreto numero 14 del sindaco Carlo Buonauro, firmato ieri.
Si tratta di un nuovo “colpo di scena” sulla vicenda dopo le dimissioni dei tre componenti di nomina comunale, Mario Cesarano, Carlo Fiumicino, ed Ida De Falco.
Nel decreto – proposta si richiama l’articolo 19 dello Statuto della Fondazione Festa dei Gigli che prevede il caso in cui del Commissariamento nel caso “ di impossibilità di funzionamento o di continuata inattività”. In questa ipotesi viene affidato al sindaco il relativo potere di proposta con motivata comunicazione al Consiglio comunale.
Con la delibera di scioglimento viene nominato un commissario straordinario – che dovrà essere scelto tra persone di specifica e comprovata competenza ed esperienza e di indiscussa moralità ed indipendenza, per l’esercizio e delle attribuzioni del Consiglio di amministrazione.
La “partita” sul futuro della Fondazione Festa dei Gigli, dunque, passa per il Consiglio comunale, organo chiamato ad esprimersi sulla proposta con una specifica delibera.
L’ipotesi del commissariamento fino a qualche giorno fa sembrava non essere all’ordine del giorno, visto che tutto faceva pensare ad un percorso più agevole con la sostituzione dei membri dimissionari con tre nuove nomine da parte del sindaco.
Ed invece non sarà così e prima di ritrovare una nuova stabilità, l’istituzione nata nel 2013 per la gestione e la promozione della Festa dei Gigli, dovrà superare un’ ulteriore “tappa – quello del commissariamento che da statuto ha una durata a tempo di 45 giorni.
Sullo sfondo resta un orizzonte di incertezza anche rispetto alla stessa ripartenza della Festa dei Gigli 2023, quella che dovrebbe segnarne la rinascita, con i tempi di messa a regime della macchina organizzativa che sembrano allungarsi, lasciando i maestri di festa ancora, dopo due anni di buio, senza punti di riferimento. L’auspicio è che dopo questa fase di “ricostruzione” si possa addivenire ad una Fondazione strutturata e autorevole capace di recitare un ruolo – guida per la Festa.