Nola, il presidente del Tribunale sospende le visite mediche per le cause previdenziali e di lavoro. Levata di scudi degli avvocati

Nola – Sospese le visite peritali da svolgersi nei procedimenti giudiziari in materia assistenziale e previdenziale della sezione Lavoro del Tribunale di Nola (sede di via Cimitile). È questa la decisione del presidente del Tribunale di Nola, Luigi Picardi, motivato alla luce dell’attuale emergenza Covid che non rende possibile lo svolgimento di questo tipo di esami per l’indisponibilità sopravvenuta di locali comuni, in particolare quelli della sede Inail.

Proprio per tale motivo le visite, fino ad ora, si tenevano presso gli studi degli CTU(medici nominati dal Tribunale), ma nel provvedimento di sospensione, viene sottolineato dallo stesso Picardi, come questa modalità rendesse difficile la partecipazione dei consulenti dell’Inps che dovevano raggiungere di volta in volta i diversi ambulatori, a seconda del professionista incaricato rispetto al procedimento in questione.

L’Inps ha rappresentato, con una nota al tribunale di Nola, questa criticità rimarcando come la partecipazione dei consulenti dell’Inps dal mese di marzo allo scorso 27 ottobre fosse stata pari a 66 visite, laddove nel corso del 2019, la partecipazione dei medici dell’istituto era avvenuta in ben 1279 casi.

Per tale motivo il presidente Picardi ha dato luogo al provvedimento di sospensione, considerato che la partecipazione dei medici dell’Inps, oltre ad essere prevista dal legislatore, “assolve ad un’ importante funzione deflattiva del contenzioso “, tendendo in qualche modo a scoraggiare le cosiddette liti temerarie, oltre a rispondere all’esigenza “di contenimento della spesa pubblica previdenziale ed assistenziale”

PRESA DI POSIZIONE DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI

La risposta del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Nola non si è fatta attendere. Nell’ ultima seduta, infatti, ha deliberato una ferma presa di posizione contro il decreto del presidente del tribunale definendolo “Ingiustificatamente lesivo dei diritti dei cittadini che si vedono così privati sine die, e quindi in violazione del principio del giusto processo, della possibilità di ottenere per via giudiziale quei benefici previdenziali – assistenziali previsti dal nostro ordinamento già ingiustamente negati dalla Pubblica amministrazione”.

Inoltre si sottolinea come ad essere colpiti siano soprattutto i cittadini appartenenti alle fasce sociali particolarmente in difficoltà. Ed ancora – a proposito dei medici dell’ Inps – osserva ancora la delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola – non si comprende la loro difficoltà, visto che è appartiene a tutti i consulenti e alle parti coinvolte nei singoli procedimenti.

ANCHE LA CAMERA PREVIDENZIALE DI NAPOLI STIGMATIZZA IL PROVVEDIMENTO

stigmatizzare il provvedimento anche la Camera previdenziale napoletana che in un documento ha fatto riferimento a “Motivazioni non soltanto infondate, ma soprattutto lesive dell’onore e del decoro sia dell’avvocatura, tacciata di proporre ingiustificatamente liti temerarie sia, soprattutto, della classe della medica e della magistratura del lavoro, accusate di non arginare il fenomeno e di gravare sulla spesa previdenziale al punto da necessitare del costante ed ineludibile controllo da parte dell’Inps

LO “SPETTRO” DELL’AMBULATORIO ALL’INTERNO DEL TRIBUNALE

Sulla sfondo della vicenda permangono le  voci di corridoio circa la possibilità di allestimento, al piano terra della Sezione Lavoro e previdenza, di una stanza da adibire alle visite mediche, relative alle pratiche Inps, da parte dei CTU (Consulenti tecnici di ufficio) al fine di accertare i livelli di invalidità. Al momento, però, manca un atto ufficiale e l’ipotesi sembra aver perso di consistenza rispetto alle scorse settimane anche in relazione dell’aggravarsi della pandemia. L’ambulatorio di fatto costituirebbe di per sé una pericolosa occasione di assembramento che cozzerebbe con le rigidi disposizioni di accesso allo stesso Tribunale che hanno limitato l’attività stessa degli avvocati. 

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