Nola, il portiere Mirante testimonial del progetto “Terzo tempo”

Nola – E’ stato il portiere del Parma Antonio Mirante il testimonial del progetto “Terzo tempo” promosso dall’amministrazione comunale di Nola nell’ambito del bilancio partecipativo che dunque entra nel vivo con le sue diverse iniziative. Numerosi gli alunni delle varie scuole cittadine che hanno preso parte all’iniziativa che ha come obiettivo quello di favorire la pratica sportiva ai bambini dai sei e i tredici anni. Un particolare incentivo rivolto soprattutto alle fasce più deboli. 

 
“Lo sport è un’ attività importantissima – afferma il consigliere delegato alle Politiche sociali Michele Cutolo – i nostri sforzi sono indirizzati affinché la pratica delle discipline sportive sia realmente e concretamente accessibile a tutti”. 
 
Nel suo intervento il portiere Antonio Mirante accompagnato dall’agente Fifa, Antonio Iovino ha ammonito alla sua giovane platea di guardare a modelli sani di atleti. 
 
 
“E’ stata una manifestazione molto significativa – affermano i consiglieri comunali Laura Napolitano e Giusy La Marca – stiamo lavorando a diverse iniziative da mettere in campo nei prossimi mesi affinché lo sport sia per tutti i nostri bambini un vero modello educativo”. 
 
L’iniziativa dunque rientra nell’ambito dei Centri servizi famiglie, progetto del Forum del Terzo settore realizzato nell’ambito del bilancio partecipativo del comune di Nola che da gennaio, offriranno servizi di doposcuola, sportello ascolto, laboratori di recitazione ed artistici.
 
Il Centro servizi famiglie è uno spazio accogliente, dove alcuni adulti predispongono, organizzano, gestiscono con costante intenzionalità educativa momenti di convivialità, attività ludiche ed espressive, sostegno scolastico, psicologico, ecc. 
 
Il Centro servizi famiglie, ponendosi non in sostituzione della famiglia, ma in aiuto alla stessa, si propone di mantenere costanti rapporti con le famiglie, di conoscerle in modo diretto e approfondito al di là dei momenti formali, e quindi di costituire un sostegno ed uno stimolo alla promozione ed attivazione delle loro risorse, al fine di farle uscire dal circuito assistenziale. All’interno del progetto vengono, inoltre, realizzati percorsi laboratoriali per tutti i soggetti coinvolti nel progetto di affido familiare: i minori, le famiglie naturali e quelle affidatarie. Il laboratorio è innanzitutto il luogo dove si ritrovano le storie, le esperienze e i vissuti di ciascuno, uno spazio per poter essere raccontate ed ascoltare senza essere giudicate. Non si comunicano solo fatti ma anche e soprattutto emozioni anche quelle relative al fatto di poter esprimersi sentendosi accolti e compresi.
 
Le attività ed i laboratori sono tenuti dai volontari delle associazioni del Forum terzo settore dell’agro nolano costituitisi in rete. Diverse le associazioni coinvolte in particolar Campo dei Fiori, Life, La Nuova Nola, Quelli dell’83, Crisalide, Orizzonte Donna, Peter Pan Partenopeo.
 
 

 

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