Nola, il Leo Club Nola “Giordano Bruno” partner collaudato del “Certame bruniano”
Nola – Per il secondo anno consecutivo, le due associazioni di service del territorio nolano, Leo Club Nola “Giordano Bruno” e Rotaract Club Nola- Pomigliano D’Arco, si sono unite per l’evento del “Certame Bruniano”, in particolar modo in occasione del convegno “Dalla festa alla materia”. Quest’ultimo si è svolto lo scorso 8 aprile presso la sala convegni del Seminario Vescovile ed è stato fondamentale ai fini di far conoscere, ai giovani partecipanti alla gara filosofica e provenienti da tutta Italia, la millenaria festa dei gigli di Nola patrimonio dell’Unesco. Ad aprire le danze sono state la presidente del Rotaract, Cristina Spizuoco, e la cerimoniera del Leo Club, Carmen Pierno, le quali si sono presentate alla platea mostrandosi entusiaste per il ruolo, delle rispettive associazioni, di partnership del “Certame bruniano”. Subito dopo, è intervenuto il presidente dell’associazione culturale “Meridies”, Michele Napolitano, al quale è spettato il ruolo di spiegare e, al tempo stesso, presentare dei filmati inerenti ai momenti “clou” della storia della festa dei gigli e del santo patrono Paolino. Nella parte conclusiva della manifestazione, gli studenti all’esterno della struttura hanno potuto assistere alla mostra delle botteghe d’arte, le quali erano state allestite da maestri di cartapesta che hanno poi dimostrato ai ragazzi come si lavorasse tale materiale.
Il mattino seguente, il Leo Club di Nola è stato presente anche alla cerimonia di premiazione del suddetto certame internazionale presso la chiesa dei Santissimi Apostoli in via San Felice. L’associazione in questione, infatti, ha curato le menzioni speciali per cinque alunni gareggianti al concorso, ma non risultati vincitori del certame stesso. Essi sono stati:1)Andrea Satta, liceo classico “Luciano Manara”, Roma; 2)Salvatore Dama, liceo statale di Ischia (NA); 3)Alberto Flanulli, liceo classico “F. Leveri”, Castellammare di Stabia (NA); 4) Benedetta Rinaldi, liceo classico “P. Giannone”, Benevento; 5) Cecilia Di Terlizzi, liceo classico “Lylos”, Terlizzi (BA).
La rassegna filosofica, giunta alla XVI edizione, è stata organizzata dall’amministrazione comunale di Nola guidata dal sindaco, l’Avv. Geremia Biancardi, assieme all’assessore ai Beni Culturali, l’Arch. Cinzia Trinchese, in collaborazione con l’associazione “Meridies”(il cui presidente, Michele Napolitano, ha spiegato l’importanza del concorso che ha da sempre sul territorio) ed il liceo classico “G. Carducci”( la cui preside, prof.ssa Assunta Compagnone, ha posto i suoi saluti iniziali alla comunità intervenuta), oltre a diversi enti pubblici e privati.La commissione esaminatrice, presieduta dal docente dell’Università di Salerno Maurizio Cambi, ha stabilito i cinque (come le menzioni speciali)premi riservati agli istituti superiori ed un riconoscimento nella sezione dedicata agli universitari. I licei premiati: I premio (2000 euro) a cura della Fondazione “HyriaNovla”: Giusy Mantarro – liceo classico “La Farina”, Messina;II premio (1000 euro) a cura dell’agenzia di sviluppo dei comuni dell’area nolana: Nicola Bariletto – liceo “Fiore Terlizzi” (BA);III premio (700 euro) a cura del Lions Club “Nola Giordano Bruno”: Liberato Cafiero, liceo scientifico “Francesco Severi”, Castellammare di Stabia (NA);IV premio (500 euro) a cura del Rotary club “Nola – Pomigliano d’Arco”: Alessandro Di Serafino, liceo classico “Luciano Manara”, Roma;V premio (300 euro) a cura della società operativa di Nola“Mediterraneo Formanagement”: Lorenzo Rossi, liceo artistico Petrocchi, Pistoia.
Per quanto riguarda il premio di 1000 euro nella sezione universitaria, a cura del Comune di Casamarciano, c’è stato un “ex aequo” tra gli studenti Carmela Natascia Testa e Francesco D’Alessio, entrambi provenienti dall’ Università “Federico II” di Napoli. A tutti i vincitori sono stati, infine, consegnati dalla “Proloco” di Nola libri sulla storia di Nola, con lo scopo che ricordino quest’esperienza per tutta la vita e ne facciano tesoro per affrontare al meglio il proprio futuro.
di Nicola Compagnone