Nola, Fondazione Festa dei Gigli nel caos: dopo le dimissioni di Santella, possibile commissariamento dell’ente
Nola – Le dimissioni sono diventate ormai un tratto distintivo della Fondazione Festa dei Gigli. A “gettare la spugna” è stato nella giornata di ieri anche il consigliere di amministrazione, Vincenzo Santella. Una “rinuncia” che motivata con il venir meno dei presupposti per poter proseguire oltre in questa esperienza.
“Prevalenti ragioni di ordine etico, morale e personale, sempre più inconciliabili con la prosecuzione del mio mandato – si legge nel documento di Santella – mi hanno spinto a prendere questa decisione con la stessa responsabilità con la quale ho accettato il prestigioso incarico. Troppe interferenze ed interessi da varie parti hanno intralciato i lavori ed impedito un buon clima di lavoro. Ringrazio il sindaco per l’incarico ricevuto, le varie istituzioni comunali con le quali mi sono confrontato in questo periodo ed i miei colleghi del Consiglio di amministrazione”
Nelle sue motivazioni Santella non manca di far riferimento ad ingerenze che avrebbero ostacolato il corretto operato dell’organismo. “Troppe interferenze ed interessi- scrive ancora Santella nella sua lettera di dimissioni – da varie parti hanno comportato una notevole perdita di tempo e spreco di energia. Per una corretta pianificazione delle attività non sono possibili continui ostacoli, ma dialogo, condivisione, e confronto”.
Le dimissioni di Santella giungono dopo quelle rassegnate lo scorso luglio dal presidente Nicola Argenziano che andò via lamentando le stesse “invasioni di campo”.
“Più volte – prosegue ancora Santella – ho provato a segnalare insieme ai miei colleghi del Cda, la necessità di procedere alla nomina del nuovo membro a causa delle dimissioni presentate da un componente. Tale situazione oltre a creare difficoltà organizzative ha esposto la stessa Fondazione a continui attacchi”
Duro il commento che proviene dai banchi dell’opposizione che punta l’indice contro il sindaco Gaetano Minieri. “Un teatrino indegno – si legge in una nota – insito di spregiudicatezza politica e di pochezza amministrativa, che preserva gli interessi di pochi e mette in fuga chi, come i membri della fondazione, mettono il proprio tempo, le proprie competenze e la propria disponibilità, gratuitamente, al servizio della città. E’ evidente l’incapacità del Primo Cittadino, di gestire qualsiasi processo amministrativo per il bene della nostra città, una città che è costretta, suo malgrado, ad assistere, giorno dopo giorno, al progressivo degrado, che si misura anche con la fuga di persone di buona volontà, che hanno necessità di prendere le distanze da un fallimento politico ormai, non soltanto annunciato, ma completamente in atto”.
Il sindaco Minieri non nasconde l’amarezza per quanto sta accadendo, ma si dichiara subito pronto al rilancio della Fondazione. “Devo constatare che la Fondazione – afferma il sindaco Minieri – si è segnalata, sin dall’inizio, per una mancanza di programmazione. Non disconosco le mie nomine, ma probabilmente si tratta di una squadra che si è armonizzata male. Siamo già al lavoro per rilanciare l’organismo”. Due le strade perseguibili: la nomina di due nuovi consiglieri in sostituzione dei dimissionati, o molto probabilmente un transitorio commissariamento per riordinare i fili della matassa, prima di procedere alla nomina di un nuovo consiglio di amministrazione.
COSA PREVEDE IL COMMISSARIAMENTO?
Per quanto concerne il commissariamento l’articolo 19 dello statuto della Fondazione Festa dei Gigli prevede:”Nel caso di impossibilità di funzionamento o continuata inattività, il sindaco del Comune di Nola, ove intenda proporre lo scioglimento del Consiglio di amministrazione be dà motivata comunicazione al Consiglio comunale di Nola. Lo scioglimento è disposto con delibera del Consiglio comunale di Nola. Con la delibera di scioglimento è nominato un commissario straordinario per l’esercizio dei poteri e delle attribuzione del Consiglio di amministrazione. Sono esclusi dalla nomina i membri del Consiglio di amministrazione disciolto. Al commissario straordinario, scelto tra persone di specifica e comprovata competenza ed esperienza, si applicano, in materia di incompatibilità, le disposizioni di cui al precedente comma. Entro 45 giorni dallo scioglimento si procede alla nomina del Consiglio di amministrazione. Il commissario resta in carica fino all’insediamento del consiglio di amministrazione”