Nola, fallisce Campania Felix: preoccupazione da parte dei lavoratori

Nola – Con sentenza numero 30 dell’8 aprile 2015 della sezione fallimentare del tribunale di Nola, la società partecipata Campania Felix è stata dichiarata fallita.

Si scrive così un altro difficile capitolo di una vicenda che si è trascinata per anni senza giungere mai ad una soluzione concreta. La notizia era nell’aria da qualche settimana anche se si era sperato nel rinvio della decisione anche in virtù della procedura di riconoscimento del debito attivata dal comune di Nola. Purtroppo non è stato così: la pronuncia è arrivata inesorabile l’altro giorno. Un epilogo che chiude un iter avviato da una società interinale che vantava un credito nei confronti della stessa Campania Felix di circa 44.000 euro e mai onorati nonostante un decreto ingiuntivo.

La notizia ha fatto subito il giro della città destando grave preoccupazione soprattutto tra gli ex lavoratori della società che ieri mattina si sono portati al comune di Nola per manifestare i propri timori. Gli stessi sono stati ricevuti dal sindaco Geremia Biancardi e da parte dell’ esecutivo che hanno spiegato come l’amministrazione comunale fosse e resti impegnata in maniera attenta sulla vicenda. Il lavoro nella competente commissione e della stessa giunta è tutto rivolto a portare in consiglio il riconoscimento del debito pari a 2 milioni e 800 mila, dopo la bocciatura di una proposta di transazione pari ad 1 milione e 800 mila da parte dell’azionista di maggioranza, il comune di Tufino. Con la dichiarazione di fallimento, l’iter per il riconoscimento del debito continuerà ugualmente visto che dovrà comunque essere portato all’attenzione dell’assise cittadina. Va anche detto come nell’ ambito della procedura fallimentare, le spettanze dei lavoratori saranno tra le prime ad essere onorate e tutelate.

Nei prossimi giorni si cercherà di studiare anche se vi possano essere margini per un’ opposizione al decreto di fallimento. Ma al di là di questo aspetto l’amministrazione comunale sarà impegnata nel riconoscimento del debito che sarà successivamente versato al curatore fallimentare. “Si tratta di 2milioni 480mila euro di cui un milione 854mila in quota capitale e 626mila per interessi – afferma il sindaco di Nola Geremia Biancardi – Una somma rivendicata in virtù di un lodo arbitrale in base al quale la società pubblica ha rivendicato crediti  nei confronti  del  Comune di Nola vantati per il  periodo 2006 – 2008 che dunque riguardano passate amministrazioni e che noi ci siamo ritrovati come un vero e proprio fardello”.

La somma riguarda in particolare la richiesta di adeguamento all’epoca dei canoni per lo smaltimento dei rifiuti così come quello relativo mancato pagamento di alcuni straordinari. Nel frattempo anche l’opposizione si mostra preoccupato rispetto alla questione e chiede che si faccia luce sulle responsabilità. “Ero certo che si arrivasse a questo punto – afferma il consigliere Carmela Scala (Ncd) – la nostra maggiore preoccupazione è rivolta ai lavoratori che negli anni non si sono visti nemmeno pagate le finanziarie nonostante le trattenute sugli stipendi. Così come prevede la legge le loro spettanze godranno di una tutela privilegiata ma occorre che si faccia chiarezza sulle responsabilità che hanno determinato tutto questo”. 

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