Nola, ex caserma dei Carabinieri: i proprietari sono in attesa del pagamento dei fitti dal 2013 da parte dell’amministrazione dell’Arma. La Benemerita costretta a trasferirsi per sfratto
Nola – La vicenda dell’ ex caserma dei Carabinieri di via San Paolo Bel Sito, resta ancora una “ferita aperta”. La proprietà dello stabile che per anni ha ospitato sia la Compagnia che la Stazione della Benemerita resta – a distanza di anni – ancora a “secco” con canoni di fitto non pagati dall’amministrazione dell’Arma dal 2013. Un pubblico manifesto – a firma proprio della stessa proprietà – riaccende i riflettori sulla questione.
“…L’ immobile in precedenza occupato falla Caserma dei Carabinieri non è ancora stato formalmente rilasciato – si legge – né dalla Prefettura e né dai competenti Comandi dell’Arma che risultano morosi sia per i canoni di locazione che per indennità di occupazione abusiva che aumenta di mese in mese per una somma che si aggira intorno al milione di euro, oltre ai danni per la mancata manutenzione del fabbricato, per un altro milione di euro come già accertato in una consulenza svolta innanzi al tribunale di Nola”.
Il mancato pagamento di quanto dovuto è il motivo per il quale i Carabinieri hanno dovuto lasciare la città di Nola, oltre tre anni fa, perché destinatari di un provvedimento di sfratto.
“Mentre la città di Nola da oltre tre anni non ha più nel proprio territorio la caserma dei Carabinieri, in questo lasso di tempo – si legge ancora – diversi deputati locali, insieme ad esponenti del Ministero dell’Interno, ad ex Prefetti di Napoli ed ad altri ufficiali superiori e generali dell’Arma dei Carabinieri, continuano a pavoneggiarsi su giornali e televisioni, promettendo immediate soluzioni a tale grave mancanza. Soluzioni che tuttavia ancora oggi non sono giunte”.
Nei mesi scorsi, infatti, sono stati messi in campo alcuni tentativi per riportare la caserma a Nola, visto che oggi Stazione e Compagnia sono dislocate tra Cimitile e Tufino. È stata verificata, inoltre, una possibilità per l’edificio dell’ex Inail, ma lo stesso è stato giudicato non idoneo. È intervenuta ancora un’ interlocuzione anche con l’amministrazione comunale uscente – per quanto concerne Palazzo Marchese della Schiava -edificio beneficiario di un finanziamento da parte del ministero degli Interni. Una soluzione praticabile ma che va proiettata in una dimensione di medio – lungo periodo.
“Correttezza amministrativa – conclude il manifesto – e rispetto del principio del buon andamento amministrativo avrebbero consigliato all’amministrazione dell’interno e all’Arma dei Carabinieri di proseguire un’ equa trattativa con la proprietà per il rinnovo della locazione alle condizioni ipotizzate dalla stessa amministrazione, ma tale scelta è stata sdegnosamente rifiutata con ostinazione degna di miglior causa, per avventurarsi nella disperata ricerca di altri immobili. Ricerca che a distanza di quattro anni si è rivelata fallimentare”.