“NOLA ET SON TERRITOIRE EN CAMPANIE DANS L’ANTIQUITE’” il libro di Robert Donceel dedicato a Nola presentato al Museo Storico archeologico
Nola – Venerdì 15 ottobre, presso il museo storico archeologico di Nola è stato presentato il libro di Robert Donceel dal titolo “NOLA ET SON TERRITOIRE EN CAMPANIE DANS L’ANTIQUITE’”
L’iniziativa, promossa dal Museo storico archeologico di Nola e dall’associazione MU.S.A., ha visto la partecipazione di molti cittadini interessati e accolti in museo dal direttore del museo arch. Giacomo Franzese, dall’avv. Raffaele Soprano presidente di MU.S.A. .
Robert Donceel, deceduto ad agosto del 2019, studiò il territorio nolano e le sue stratificazioni archeologiche nel periodo a cavallo tra gli anni sessanta e gli anni settanta del novecento. Su invito del suo allora direttore di tesi, il professor Franz De Ruyt, lavorò a una tesi di dottorato in geografia storica della Campania orientale, che ha completato nel 1970 a Lovanio. In tale occasione egli conobbe Nola approfondendone in particolare lo studio delle presenze archeologiche e tracciando una mappatura
Il suo interesse per l’archeologia sul territorio e per la città continuò anche successivamente tenendo una intensa corrispondenza con lo storico Leonardo Avella, con l’ing. Domenico Capolongo e con il dott. Luigi Vecchione.
A presentare il contenuto del corposo testo è stata la prof.ssa Pauline Voute, moglie di Donceel, la quale attraverso una sequenza di immagini e planimetrie del territorio ha rappresentato i luoghi e le opere che vennero visitati e studiati dal Donceel.
Un lavoro articolato che è evidente dalla mole di documenti iconografici e cartografici prodotti dallo studioso e che la prof.ssa Voute ha donato al museo storico archeologico di Nola.
Sono seguiti gli interventi della prof.ssa Claude Albore Livadie, direttore emerito di ricerca C.N.R.S., e del dott. Mario Cesarano, funzionario S.B.A.P. per l’area metropolitana di Napoli.
Tra i temi trattati, un interessante confronto su come poter conciliare oggi le esigenze di tutela e quelle dello sviluppo urbano in un momento storico molto differente, in termini di congestione urbanistica, rispetto a quello del 1970.
La città esplorata dall’autore, infatti, presentava un tessuto urbano che si estendeva appena fuori dal centro storico, con la presenza ancora di vaste aree di verde dalle quali emergevano le testimonianze archeologiche rilevate dal Donceel, alcune delle quali oggi sono a cielo aperto a seguito dei successivi scavi archeologici.
Il desiderio di completare e pubblicare gli studi sul territorio e sulle stratificazioni costituiva già da tempo un pensiero fisso per l’autore. Così, quando nel 2003 diventò professore emerito dell’università di Lovanio potè dedicare maggiori energie per la definizione del suo lavoro che è stato completato proprio nel 2019.
L’iniziativa si è conclusa con la dedica a Robert Donceel di una delle sale del museo storico archeologico
di Maurizio Barbato