Nola, doppia “prova del fuoco” per l’amministrazione Minieri: rimpasto e regionali per testare il modello del civismo
Nola – Una “doppia prova” del fuoco attende l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Minieri. All’orizzonte vi è la deadline del 31 marzo, data fissata per il rimpasto di giunta.
L’accordo a cui si fa spesso riferimento è quello risalente al 16 luglio nel quale venne stabilito, come canovaccio, uno schema che prevede un assessore nominato direttamente dal sindaco, tre assessori attribuiti a Uniti per Nola, più il delegato a Piazzolla, uno a Più Nola che avrebbe anche la delega a Polvica. Le altre due liste, Nola democratica e Nola in movimento, si alternerebbero, a turno, per una delega in giunta e la carica di presidente del consiglio
Sulla base di tutto questo, anche la carica di presidente del consiglio, oggi in capo al gruppo di Uniti per Nola, Lucianna Bruscino, è di fatto a tempo. La stessa, infatti, si dimetterà prima della data del 31 marzo per consentire la programmata rotazione che molto verosimilmente dovrebbe vedere l’alternanza tra il consigliere Antonio De Lucia della “lista 801” e Francesco Pizzella di “Nola in Movimento”.
Ci si chiede però se l’ampliamento del gruppo di Più Nola, passato da tre a quattro, con l’approdo di Salvatore Notaro, proveniente da Uniti per Nola, possa provocare” variabili” agli equilibri cristallizzati nella “Magna Charta” siglata a luglio. E se sì, eventualmente, chi vedrebbe rimodulate le proprie posizioni? Altra prova è quella delle prossime regionali. Quella in carica è un’amministrazione affermatasi con successo alle ultime elezioni con “modulo” tutto civico. Ma più ci si avvicina all’appuntamento delle elezioni regionali, più le fibrillazioni potrebbero “agitare” la navigazione amministrativa della coalizione guidata dal sindaco Minieri.
In questi giorni, poi, a tenere banco è la vicenda dell’adesione del consigliere comunale, Antonio De Lucia, a Fratelli d’Italia. Lo stesso ha però dichiarato che in Consiglio resterà nel gruppo consiliare di “Nola 801”, sebbene i dirigenti della formazione civica abbiano preso le distanze rispetto all’approdo al partito della Meloni, parlando di scelta personale.
Intanto va registrata una polemica tutta interna proprio a Fratelli d’Italia con la nascita a quanto pare di due circoli che sembrano essere tra loro contrapposti.
“Nasce il circolo “Fratelli di Nola”: il consigliere Antonio De Lucia nominato Presidente. Nel giorno della commemorazione del filosofo al pensiero libero e nostro concittadino Giordano Bruno, abbiamo deciso di comunicare ufficialmente la costituzione del circolo cittadino di Fratelli d’Italia,” Si legge in una nota del neo circolo. Alla stessa però ne è seguita subito un’altra a firma di Carmela Rescigno, responsabile Enti locali del partito. “Quella del neo-circolo di Nola di Fratelli d’Italia è come il testo de “l’isola che non c’è” di Bennato. Dal punto di vista dello statuto di Fdi, un secondo circolo territoriale non può esistere, a meno di una suddivisione territoriale ben distinta, che ad oggi non c’è e neppure prevista. Potrebbero, viceversa, coesistere un circolo territoriale (già esistente) ed un circolo di ambiente circoscritto ad una tematica. Se intendono promuovere il circolo del “giglio di Nola” altrettanto autorevole e legato alle nostre più profonde tradizioni, che ben venga. Il responsabile nazionale della organizzazione onorevole Giovanni Donzelli si è pronunciato e chi insiste rischia il provvedimento disciplinare”.