Nola, disco verde al piano di alienazione degli immobili non produttivi

Nola – I beni immobili del comune messi in vendita per pagare i debiti fuori bilanci ereditati dal passato. E’ una delle disposizione contenute in uno degli allegati del bilancio di previsione approvato l’altro giorno. L’amministrazione comunale, così come ha spiegato l’assessore Antonio Russo, ha predisposto uno specifico piano di alienazione di tutti quei beni immobili compresi nel patrimonio comunale e che fino ad oggi risultano improduttivi. Dalla loro vendita si ricaveranno risorse utili per contenere la massa dei debiti fuori bilancio provenienti dalle passate amministrazioni e che la giunta guidata dal sindaco Geremia Biancardi ha cercato di ridurre. Una strada obbligata per ottimizzare risorse rispetto a beni la cui stessa gestione risulta essere onerose.

Certamente il bilancio di previsione 2013 approvato con i solo voti della maggioranza, vista l’ uscita dall’aula dell’opposizione è di fatto al 28 di novembre un vero e proprio consuntivo. Nonostante ciò alcune misure di particolare interesse sono state adottate, soprattutto venendo incontro a quelle che sono le difficoltà delle fasce più deboli. E’ il caso dell’ampliamento del fondo destinato alle agevolazioni della ormai ex Tares a favore degli over 75. Le risorse in questo caso sono state ampliate da 25.000 euro a 65.000. “In questo caso – afferma l’assessore alle finanze Russo – abbiamo interagito con l’assessorato alle politiche sociali proprio per venire incontro a persone in difficoltà”. Nel corso della seduta tra gli emendamenti proposti ed approvati vi è stato quello avanzato dall’assessore alle politiche sociali Michele Cutolo, relativo all’iscrizione di nuove entrate a favore di politiche di sostegno per gli anziani e relative ad una linea di finanziamento per l’Ambito sociale Napoli 23.

Sul documento di bilancio l’assessore ha sottolineato come di fatto coincida con un vero e proprio consuntivo. L’obiettivo anche in questo caso, così come ribadito, è quello di migliorare le performance delle entrate e contenere quanto più è possibile la spesa corrente. Tra le misure adottate anche quella dell’equiparazione del comodato d’uso di un’ abitazione che un genitore concede ad un figlio, alla disciplina Imu relativa alla prima casa

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