Nola, dimissioni sindaco: gli incontri per il rientro della crisi ripartiranno a breve. Nel frattempo il Pd “affonda il colpo” con un pubblico manifesto

Nola – Le dimissioni del sindaco Biancardi  erano nell’aria da tempo e proprio per questo il clamore che ne è risultato in questi giorni è stato piuttosto contenuto. Ciò che preoccupa, in realtà, è quello che accadrà in seguito visto che l’esito di questa vicenda è tutt’altro che certo. Biancardi infatti ha posto particolare attenzione nel documento con il quale ha rassegnato le proprie dimissioni alla necessità di un nuovo patto per la città che possa autenticamente rilanciare l’azione amministrativa. E’ sotto gli occhi di tutti come la stessa in questi due anni e mezzo sia stata poco incisiva. E questo al di là delle ben note diatribe che attraversano la maggioranza. La continuazione dell’esperienza amministrativa nel segno del “Biancardi – bis” appare, in questa fase, inevitabilmente subordinata ad un nuovo assetto non solo formale dell’esecutivo, con eventuali rivisitazioni dei ruoli, ma sostanziale e cioè legata ad una reale e rinnovata volontà di perseguire e onorare gli impegni elettorali nei confronti di una città, oggi, più che mai disorientata. In fin dei conti si tratta di una crisi, ufficializzata con le dimissioni del primo cittadino, che apparentemente risulta addirittura paradossale visti i notevoli numeri di cui gode in Consiglio l’attuale coalizione in carica. In questi giorni, in cui la stessa è messa all’angolo, a “ruggire” sono le opposizioni che evidenziano da sempre l’inadeguatezza della compagine di governo. Dopo mesi di assenza e di silenzio nelle attività delle istituzioni locali, si riaffaccia anche la sezione “Vincenzo La Rocca” del Pd che proprio l’altro giorno ha espresso tutto il proprio allarme e sdegno per la situazione che attualmente vive la città, intervenendo con un pubblico manifesto intitolato “Nola, una discesa senza fine”. “Questa amministrazione – si legge tra l’altro – la votiamo d venti anni , sono sempre le stesse persone o le stesse famiglie. La parte più sana e competente che pure esiste in questa città ha sempre preferito realizzarsi altrove o rimanere qui senza mai impegnarsi seriamente”. Nel frattempo, non si arresta il lavoro di mediazione all’interno della maggioranza. E’ verosimile che gli incontri ripartiranno ufficialmente tra qualche giorno, visto che di recente il sindaco Biancardi è stato colpito dal grave lutto per la perdita del padre. Tutti sono consapevoli che se non si troverà una reale quadratura nel termine che la legge prevede per poter ritirare le dimissioni, venti giorni dalla loro presentazione, il rischio di uno scioglimento del Consiglio comunale diventerà reale. Sebbene le distanze siano ancora piuttosto lontane pare che il confronto, anche nell’ultima riunione svoltasi l’altra sera, sia stato nonostante tutto abbastanza sereno. Un clima che potrebbe aiutare a sbrogliare i fili di una matassa non semplice da decifrare. Una situazione che tuttavia pone il sindaco, sebbene dimissionario, in una posizione di forza, responsabilizzando e per certi versi “costringendo” i gruppi di maggioranza, in primo luogo Forza Italia, a porre le condizioni affinché Biancardi possa fare un passo indietro rispetto alla volontà di lasciare la guida della città ed aprire una nuova fase che porterebbe inevitabilmente al voto anticipato. Una prova, quello del voto, a cui però solo pochi tra i membri dell’attuale Consiglio sembrano essere davvero pronti d affrontare.

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