Nola, crisi politica: il sindaco Minieri revoca gli assessori in quota “Nola Democratica”
Nola – Ormai nella maggioranza regna solo il caos e l’incertezza. Anche il consiglio comunale di ieri mattina non si è svolto per mancanza del numero legale. I tentativi per colmare la voragine con il gruppo consiliare di Nola Democratica che pur ci sono stati, dopo la mancata partecipazione alla prima convocazione, non sono andati a buon fine. Anzi, invece del “ramo d’ulivo”, a poche ore dalla seconda e consecutiva dichiarazione di mancanza del numero legale, si sono udite altre “trombe” di guerra.
Il sindaco Minieri è passato all’attacco, rispondendo ai dissidenti. Nel primo pomeriggio, infatti, ha revocato le deleghe in giunta agli assessori Muto (Politiche sociali) e Pizzella (ambiente). Inoltre ha revocato anche la delega al consigliere Paolino Mauro, quale rappresentante del sindaco presso l’ Ambito sociale Napoli 23. ” Rapporto di fiducia venuto meno”: questa la motivazione.
Alla luce di tutto questo, ogni possibilità di ritrovare un accordo sembra impossibile. Del resto, il gruppo consiliare di Nola Democratica con i relativi assessori ha ben circostanziato i motivi del proprio malessere, evidenziando profonde criticità nell’andamento dell’azione amministrativa.
Tutto è stato messo “nero su bianco” in una dettagliata relazione consegnata al sindaco stesso, al segretario generale e ai dirigenti al personale e ufficio tecnico. Si tratta di un’analisi impietosa sulle tante disfunzioni che continuano ancora ad arenare l’attività dell’ente che a due anni quasi dall’inizio della consiliatura si ritrova senza alcun risultato significativo in “cassaforte”.
Sulla responsabilità circa questo stato di cose si punta l’indice “sull’ imperizia ed incapacità dei funzionari attualmente incardinati presso il settore Tecnico comunale, ivi compresi i funzionari e dirigenti di nomina sindacale”. L’unica strada per poter tentare un disperato tentativo di riportare in linea di galleggiamento la barca della maggioranza era quello di cedere alle richieste di riassetto del settore Tecnico del Comune, con la rimozione di qualche dirigente e lo spostamento di qualche funzionario, così come invocato dalla “gauche” della maggioranza. Ma tra le opzioni possibili, il sindaco Minieri ha preferito “gettare a mare” gli assessori in quota “Nola Democratica”, oltre che lo stesso delegato all’Ambito sociale. Una scelta che però non resterà senza conseguenza. Di fatto, ormai, il sindaco Minieri è senza maggioranza. Ed ora cosa accadrà?Al momento lo scenario non è ben chiaro.
L’amministrazione comunale era chiamata ad approvare – entro 30 giorni dalla notifica del Ministero – la ratifica del bilancio stabilmente riequilibrato, già deliberato lo scorso giugno. I due consigli comunali, sia in prima che in seconda convocazione, sono andati deserti. E’ verosimile, però, che il prefetto invierà una diffida con un nuovo termine per l’approvazione che se non osservato, farà scatterà lo scioglimento del Consiglio comunale.
E’ possibile, però, che nel frattempo, lo stesso sindaco Minieri possa rassegnare le proprie dimissioni, preso atto dell’ impossibilità di rimettere insieme i cocci. Tutto può ancora accadere, ma la fine di questa esperienza amministrativa sembra ormai già scritta.