Nola, crisi economica: città più povera. Raddoppiano le presenze alla mensa fraterna

Nola – Una città più povera. Anche all’ombra dei Gigli la crisi da tempo manifesta i suoi devastanti effetti. Liquidità ridotta al minimo e calo verticale dei consumi: a farne le spese sono le fasce di popolazione meno abbienti. Una forbice che costantemente va ampliandosi giorno dopo giorno.

Uno degli indicatori più significativi di questo stato di cose è la mensa fraterna di vico Duomo. Si tratta di un presidio di solidarietà che quotidianamente assiste, assicurando un pasto caldo, decine di persone. All’inizio di questa esperienza partita negli anni novanta, l’utenza era prevalentemente straniera. Oggi si può affermare il contrario: la gran parte degli ospiti sono del territorio, se non addirittura di Nola città.

Secondo alcuni dati della Caritas nell’ultimo anno il numero delle persone che fanno riferimento alla mensa sono raddoppiate. Da circa ottanta presenze, si è arrivato alle 160 attuali. Una buona parte di queste preferiscono non pranzare in loco, quanto piuttosto consumare il pasto a casa.

Non di rado, si tratta di cittadini che vogliono nascondere il proprio stato di bisogno, delegando amici o parenti al ritiro del pranzo. Tra questi c’è chi fino a qualche anno fa conduceva una vita normale. Ma una disgrazia o più di frequente la perdita del lavoro li ha spinti velocemente nel baratro della povertà.

L’ente pubblico di par suo ha pochi strumenti per fronteggiare situazioni di così grave difficoltà che costringe ormai tante famiglie a risparmiare anche su beni di prima necessità. Il comune insieme alle parrocchie cerca di supplire con il pacco alimentare e con altre iniziative similari. Certamente la domanda da fronteggiare è notevole e le difficoltà sono tante. Ed in tal senso la mensa fraterna resta un punto di riferimento imprescindibile. Un presidio che va avanti grazie al grande lavoro dei volontari, sia religiosi che laici. Un impegno che non solo garantisce un pasto al giorno alle persone meno fortunate, ma anche un regime dietetico corretto con la giusta combinazione di alimenti.

Un servizio di solidarietà che andrebbe certamente rafforzato con altre iniziative. Tra queste vi è quella del progetto inverno promossa grazie al bilancio partecipativo di due anni fa dalla rete delle associazioni “Civitas” che garantisce un posto per dormire ai senza dimora. Oggi sono in media circa otto gli ospiti ogni notte. Nell’ambito del bilancio partecipativo in corso di formulazione il Forum del Terzo settore ha annunciato uno specifico progetto per contrastare le nuove povertà. In pratica l’obiettivo è quello di metter su un sistema per il recupero di prodotti alimentari a brevissima scadenza da poter distribuire alle famiglie meno abbienti. In questo modo, si potrebbero ottimizzare beni che altrimenti sarebbero cestinati. 

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