Nola, commercio: 2016 positivo. Ascom “Boom del food, si rilancia la movida ma occorre tenere alta la guardia sul controllo del territorio”

Nola – Si chiude con un segno positivo l’anno commerciale all’ombra dei Gigli. Aprono nuovi esercizi, maggiore vitalità, più vita nel cuore antico della città: sono questi gli indicatori che evidenziano come quello che si avvia alla conclusione sia stato un 2016 che lascia ben sperare per il futuro. Ad affermarlo sono anche gli stessi operatori economici che non nascondono come le difficoltà persistano ancora ma che rispetto agli anni scorsi, in particolare quelli compresi tra il 2008 e il 2014, sia in atto un’ inversione di tendenza. “Certamente –afferma Andrea Ruggiero, presidente di Ascom – abbiamo avuto, soprattutto negli ultimi mesi, un ripopolamento del centro storico con nuove attività che lo hanno rivitalizzato. In fortissima crescita è l’intero settore del “food” che ha visto l’apertura di numerosi locali con un’ offerta molta specializzata e diversificata”.

Solo fino a qualche anno fa, infatti, il flusso delle presenze era tutto spostato lungo via Variante Sette bis. Una situazione che rendeva il centro storico completamente “deserto” e poco appetibile sul piano commerciale. Progressivamente, soprattutto negli ultimi mesi, si è registrato un fenomeno di crescita esponenziale dei locali al centro storico, determinando, anche qui, una movida permanente quasi tutti i giorni della settimana con picchi nei week – end. Molto hanno aiutato anche i sempre maggiori eventi promossi in città, legati alla promozione culturale e alla Festa dei Gigli che da qualche anno gode del sigillo Unesco.“E’ naturale che occorre oggi evitare di cadere in una situazione opposta – continua Ruggiero – con una movida che oltre alla vitalità porti con sé anche tratti negativi come il disordine, gli schiamazzi, la poca tranquillità. Su questo, è bene che l’amministrazione comunale, in particolare la Polizia municipale, porti avanti un’ azione di monitoraggio e di controllo del territorio in chiave prevenzione di fenomeni devianti. Dal canto nostro – prosegue ancora Ruggiero – abbiamo invitato i nostri associati a disciplinare la stessa somministrazione degli alcolici con pratica di prezzi adeguati e con prodotti di qualità a tutela dei nostri giovani”.

Quello che è accaduto in questi anni si inserisce in un fenomeno più generale che accomuna altri centri con una regressione, se non addirittura la scomparsa, di intere tipologie merceologiche in favore di prodotti dal consumo immediato legati alla tecnologia, al mondo del fashion, del food. Per quanto concerne la questione dei canoni di locazione dei locali al centro storico, da sempre ostacolo per l’apertura di nuovi esercizi commerciali perché troppo alti, è stato lo stesso mercato a stabilire livelli più equi. Sebbene non si sia mai seriamente riusciti a mettere intorno ad un tavolo, proprietari ed associazioni di categoria, i prezzi dei canoni sono scesi del 30 per cento. Per quanto concerne invece il progetto del Centro commerciale naturale, lo stesso è al momento congelato a causa di diverse difficoltà di natura tecnica e burocratica emerse anche con la stessa amministrazione regionale. “E’un progetto che non abbandoniamo – conclude Ruggiero – sullo stesso siamo fiduciosi in tempi migliori nel prossimo futuro”. 

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