Nola, collina di Cicala sempre più nell’abbandono: servizio raccolta dei rifiuti svolto “una tantum”. L’associazione “Il Papavero”, unico baluardo

Nola – La collina di Cicala sempre più abbandonata nel degrado e nei rifiuti. Quasi sempre, lungo la salita che porta al borgo, sono ben visibili i “residui” dei fine settimana: buste, cartoni di pizza, cartacce. Un polmone verde, una riserva di natura e di cultura che sovente degrada a discarica a cielo aperto. In questi giorni, fa bella mostra di sé anche un vecchio forno. E’ solo a  marcire esposto a tutti gli agenti atmosferici.

Da questi luoghi, mosse i suoi primi passi, il filosofo Giordano Bruno che nei suoi scritti ricorda di essere nato proprio sulla collina di Cicala. E’ possibile che qui interiorizzò gli elementi che furono alla base della  sua teoria degli “Infiniti mondi”. Tutto quel che resta, però, delle sue intuizioni giovanili pare essere solo l’infinta “monnezza”. “Siamo considerati cittadini di serie B” . ci dicono alcuni abitanti evidenziando tutto il proprio malcontento.  

IL DISAGIO DEI RESIDENTI

Circa venti le famiglie residenti che quotidianamente vivono un senso di profonda solitudine rispetto al resto della città. Nonostante promesse che si ripetono da anni, la rete fognaria, qui non è ancora arrivata. Si va avanti ancora con il sistema dei pozzetti. Il servizio di raccolta dei rifiuti non viene svolto con regolarità: qualcuno ci dice che gli operatori si vedono solo una volta ogni quindici giorni. I cittadini – che pure fanno la raccolta differenziata – sono costretti a lasciare lungo la strada le buste dei propri rifiuti domestici, proprio a causa dell’assenza di servizio regolare.

Da diversi mesi, la gran parte dei lampioni pubblici del borgo non sono più funzionanti, rendendo le ore serali e notturne avvolte quasi completamente nel buio. Nonostante le diverse segnalazioni, nessuno ancora ha provveduto alla riparazione del guasto.

Nei mesi scorsi, la Città Metropolitana ha operato la pulizia dei canaloni per il deflusso dell’acqua piovana: i materiali di risulta, anche speciali, che ostruivano il passaggio, sono stati rimossi e accantonati ai margini della strada con l’impegno che gli operatori del Comune provvedessero allo smaltimento. In alcuni punti, i rifiuti sono ancora laddove erano stati messi in sicurezza.

L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE IL PAPAVERO

Al momento, solo l’associazione “Il Papavero” mostra da tempo reale attenzione per la tutela e la salvaguardia della collina e del borgo. L’ iniziativa e l’attività di monitoraggio, di sensibilizzazione, ma anche di pulizia – nei limiti delle proprie possibilità – è costante da parte dei volontari.

Il problema più importante resta quello dei rifiuti. Da un lato, abbiamo gli avventori in particolar modo quelli del fine settimana, che depositano di tutto tra lattine, bottiglie, residui di cibo, cartoni di pizza. Dall’altro, un servizio di raccolta rifiuti che non viene svolto in maniera regolare determinando problemi molti seri di smaltimento per i residenti. Spesso si è parlato di maggiori controlli che ci sono stati solo in maniera episodica. Da tempo si parla anche di un sistema di videosorveglianza, ma anche questa iniziativa, per ora, è   solo lettera morta. 

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