Nola, città senza servizio trasporto pubblico. Periferie e frazioni isolate. Progetti non concretizzati: per ora solo il car sharing
Nola – Nessun servizio di trasporto pubblico. È questo il dato oggettivo con il quale confrontarsi. La mobilità della città di Nola, nonostante le sue notevoli dimensioni, incluse le frazioni di Piazzolla e Polvica – che si estendono fino ai confini, da un lato, di Ottaviano, dall’altro di San Felice a Cancello – non ha altra alternativa all’ auto privata.
Da anni si parla di istituire navette che mettano in collegamento almeno le periferie più lontane al centro, passando per gli uffici più importanti. Al di là delle intenzioni, nulla ancora è stato realizzato in tal senso.
Il tema – si spera – possa trovare spazio in questa campagna elettorale che stenta a decollare, troppo appiattita nella rincorsa dei nomi, piuttosto che sul confronto su temi concreti come quello del trasporto pubblico.
Da sempre, la questione è aperta senza una reale soluzione, con grande disagio per molti cittadini che aspettano una risposta ai loro problemi di spostamento, in particolare di coloro che non sono automuniti.
L’istituzione di un servizio di questo tipo costituirebbe, inutile dirlo, anche un sollievo per il traffico, oggi super – intenso, contribuendo – per una certa misura- anche a ridurre le emissioni di inquinanti e smog. Sotto questo aspetto, è noto che non solo la città di Nola, ma tutto il territorio, presenti indici da “bollino rosso” tra i più alti in Italia.
Nel corso degli anni, per la verità, dei tentativi e delle sperimentazioni sono state realizzate. Le iniziative, però, si sono tutte arenate non riuscendo ad organizzare un servizio stabile nel tempo. In alcuni casi, è mancata un’ adeguata campagna di informazione e quindi anche nei brevi periodi in cui sono state adottate navette pubbliche, le stesse sono risultate poco utilizzate dagli utenti.
L’amministrazione Minieri ha provato a dare una risposta a questa esigenza e pur avendo fatto dei passi per avviare il servizio alla fine lo stesso, neanche questa volta è partito. Almeno per ora.
Merita una nota, però, l’attivazione del car-sharing istituito proprio dall’assessorato diretto dalla Caccavale. Si tratta di tre auto (già in servizio da alcuni mesi) che possono essere utilizzate per un noleggio breve attraverso un’ app. Una piccola testimonianza di come la città potrebbe convertirsi in una funzionale smart city.
A parlarcene è l’ex assessore al bilancio, con delega ai trasporti, Elvira Caccavale (nella foto) che ci spiega i passi compiuti dall’ex amministrazione. In particolare – evidenzia l’ex componente dell’esecutivo Minieri – grazie a dei fondi, oltre 80 mila euro, messi a disposizione dalla Città Metropolitana si sarebbe dovuto procedere all’acquisto di due mini – bus ecosostenibili. I mezzi avrebbero garantito il collegamento tra le frazioni ed il centro, con il passaggio presso gli uffici territoriali più importanti. Con un altro fondo pubblico, anche questo di oltre 80 mila, era garantito un ammortamento delle spese di gestione.
Complice il Covid e la fine anticipata dell’amministrazione, del progetto si sono perse le tracce. I fondi dovrebbero essere ancora disponibili: occorre capire chi ha raccolto il “Filo di Arianna” per continuare l’iniziativa, anche in considerazione dei vari e ravvicinati avvicendamenti alla guida del Comando della Polizia municipale.