Nola, cimitero: servizi affidati con somma urgenza ad una ditta esterna
Nola – Il comune di Nola si scopre senza servizi cimiteriali e si affida ad una ditta esterna. Il provvedimento adottato con il carattere della somma urgenza si è reso necessario dopo che nei giorni scorsi quattro dipendenti del settore cimiteriale sono stati raggiunti dalla misura del divieto di dimora.
Il dirigente Stefania Duraccio ed il responsabile Salvatore Caliendo immediatamente hanno provveduto, con un verbale di somma urgenza, ad affidare i servizi di tumulazione, inumazione, estumulazione ed operazioni di ricognizione della verifica dei loculi nonché la traslazione delle salme per i cimiteri di Nola e Piazzolla ad una società esperta nel settore con sede a Napoli per tre mesi per un importo di 15mila euro. La somma è comprensiva dell’attività di custodia.
L’impossibilità di raggiungere il posto di lavoro da parte dei quattro dipendenti in questione ha provocato un vero e proprio vulnus nel servizio che rischiava di creare un caos notevole in città. La situazione di criticità è stata momentaneamente superata con l’affidamento alla ditta esterna.
Nel frattempo nei prossimi giorni i lavoratori coinvolti nell’inchiesta in via cautelare sono stati sospesi dal servizio e riceveranno, come per legge, solo gli assegni alimentari. A breve l’ufficio procedimenti disciplinari del comune potrebbe già emettere dei provvedimenti disciplinari a carico dei soggetti coinvolti.
Intanto l’inchiesta della Procura della Repubblica va avanti delineando in maniera sempre più chiara i contorni della vicenda. I quattro dipendenti sono accusati di aver intascato indebitamente somme destinate a esumazioni e altre attività cimiteriali.
Dai riscontri effettuati pare che l’ ammanco ammonti a circa 50 mila euro per il solo 2015. Restano naturalmente da verificare le annualità precedenti: appare verosimile che la sottrazione alle casse comunali possa essere ben più consistente. Voci di corridoio da tempo lasciavano presupporre che qualcosa non andasse nella gestione dei servizi cimiteriali. Da tempo, si diceva del resto, che i conti non tornassero: in particolare che il numero delle prestazioni erogate non corrispondesse a quanto effettivamente veniva incassato dalla tesoreria comunale.
Il caso del cimitero i cui sviluppi si attendono nei prossimi giorni mentre sugli stessi indagati vale la presunzione di innocenza, richiama molto da vicino la vicenda che circa un anno fa ha colpito il settore ragioneria, oggi quasi totalmente rinnovato
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