Nola, chiesa dei Santi Apostoli resta chiusa. La Curia si “ricorda” che non è sconsacrata: eventi solo se adatti al luogo
Nola – La chiesa dei Santi Apostoli resta chiusa ed i tempi di riapertura ancora profondamente incerti. La questione è tornata nuovamente alla ribalta nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, sollevata dal consigliere di opposizione Cinzia Trinchese.
“La chiesa dei Santi Apostoli – afferma il consigliere Trinchese – un tempo centro culturale della città, si è trasformato oggi nel simbolo dell’abbandono. Ancora oggi non è stata rinnovata la convenzione con l’associazione che ne aveva la gestione né è stata ipotizzata alcun altra soluzione alternativa. Tutto questo perché all’interno di questa maggioranza è in atto una lotta intestina a discapito del bene comune”.
Sulla questione è intervenuto l’assessore al patrimonio Elvira Caccavale che ha precisato come fino ad ottobre scorso non si potessero svolgere manifestazione in luoghi chiusi. “Inoltre – ha aggiunto sempre Caccavale – c’è da dire che all’interno della chiesa sussiste un problema di mancanza di servizi igienici che stiamo cercando di risolvere”.
Sul punto però ha prontamente replicato il consigliere Trinchese, rappresentando quanto avveniva nei dieci anni in cui ha rivestito la carica di assessore alla Cultura del Comune di Nola. “Alla precedente amministrazione – aggiunge Trinchese – va il merito di aver riscoperto e valorizzato questo straordinario sito, trasformandolo nel salotto buono della città. Quanto si afferma circa i servizi igienici è completamente inesatto, visto che si tratta di una chiesa. Negli anni scorsi abbiamo sempre garantito il servizio, in occasione di eventi pubblici, appoggiandoci ad esercizi commerciali limitrofi”.
Ma sulla vicenda pare affacciarsi un ulteriore elemento di criticità. In un recente incontro tra Comune e Curia, pare sia emerso come la proprietà del bene in questione sia in capo all’ ente di piazza Duomo, ma la chiesa, non essendo stata mai sconsacrata, riserverebbe all’autorità ecclesiastica, secondo il diritto canonico, la facoltà di celebrare Messa o comunque la possibilità di assicurarsi che le manifestazioni siano “compatibili” con la sacralità del luogo.
“Ci siamo riservati di approfondire con i nostri uffici questo aspetto”. Ha concluso sul punto l’assessore Caccavale. Insomma la vicenda della chiesa dei Santi Apostoli sembra ben lontana dalla soluzione, anzi pare sia necessario l’intervento di un esperto in diritto canonico per evitare possibili “incidenti diplomatici” tra autorità ecclesiastica ed autorità laica. Un aspetto alquanto singolare, se si considera che per circa dieci anni la chiesa è stata utilizzata per eventi culturali senza che questo particolare fosse mai stati eccepito.