Nola, caos Tari: incongruenze ed errori. Opposizione “Prima rata notificata già scaduta”. Assessore Caccavale “Abbiamo scovato oltre 4 mila contribuenti – fantasma”
Nola – È sempre più caotica la situazione nella città bruniana all’indomani dell’invio delle cartelle Tari. Numerosi cittadini hanno rilevato difformità ed errori, manifestando apertamente il proprio disappunto.
Tra l’altro, gli avvisi di pagamento, in molti casi, sono giunti con un termine già scaduto e, denuncia l’opposizione, in palese violazione dello specifico regolamento Tari.
“Tanta confusione in questi giorni per la notifica, da parte del Comune di Nola, delle bollette della Tari. Gli avvisi di pagamento che sono stati inviati prevedono il pagamento mensile ( con la prima rata già scaduta), in palese contrasto con il vigente “Regolamento Tari” del Comune, dove al comma 4, è previsto che “il pagamento degli importi dovuti, deve essere effettuato in 3 rate aventi cadenze bimestrali”. Se fate i regolamenti accertatevi di rispettarli. Ci sono tanti cittadini che hanno difficoltà a pagare una rata al mese”
Diverse le segnalazioni di incongruenze rilevate. Ad esempio, ci sono famiglie che abitano in 40 metri quadrati a cui viene chiesta la tari per 160 metri quadrati. Oppure si è avuto anche il caso di famiglie che hanno ricevuto due avvisi per lo stesso appartamento, o avvisi con indirizzi sbagliati.
Anche il confronto con l’ufficio tributi, in questi primi giorni, è apparso difficoltoso, visto che in molti lamentano di non aver ricevuto risposta alle loro telefonate.
In tal senso il nuovo ufficio, dotato di ampi spazi, dovrebbe risolvere questo aspetto del problema, legato al confronto con i cittadini. Il servizio tributi, come è noto, è stato esternalizzato ad una società dopo una regolare gara. La nuova sede al piano terra ha aperto ufficialmente gli sportelli proprio ieri ed è pronto a fornire tutte le informazioni ed il supporto ai cittadini. Si prevedono, a tal proposito, aperture anche di sabato, mentre un dipendente comunale sarà, alternativamente, il martedì ed il giovedì presso gli uffici delle frazioni di Piazzolla e di Polvica.
L’amministrazione comunale dal canto suo difende la linea del rigore portata avanti per contenere una storica evasione fiscale che si aggira intorno al 65 per cento. Uno screening, attraverso l’incrocio delle banche dati, che ha portato alla luce oltre 4 mila contribuenti -fantasma, totalmente sconosciuti ai registri del Comune o che ricorrevano ad artifizi per eludere il tributo.“Abbiamo portato avanti una necessaria politica di rigore, trasparenza, e legalità, per risanare i conti e contenere un buco che era ormai strutturale – afferma l’assessore al bilancio, Elvira Caccavale– voglio precisare che si tratta di avvisi di liquidazione, il cui ritardo nel pagamento non comporta né sanzioni né interessi. E’ possibile che ci possano essere delle discrasie: gli uffici preposti sono disponibili, laddove si ravvisano errori, a rettifiche e correzioni. La nostra azione, seppur impopolare, è necessaria e giusta per la salvaguardia dei conti e per il corretto pagamento di un servizio, quello dello smaltimento dei rifiuti, di cui i cittadini hanno già usufruito