Nola, Campania Felix: si lavora per la discussione in consiglio nel più breve tempo possibile
Nola – In un primo momento il consiglio comunale era previsto per ieri: tra gli argomenti più attesi quello sul credito vantato dalla ex partecipata Campania Felix. Nonostante la serrata task force per discutere quanto prima il capo, i tempi slitteranno inevitabilmente. Difficile pensare che la seduta possa essere fissata nella settimana santa, anche se le forze politiche si incontreranno anche nei prossimi giorni per confrontarsi sulla difficile questione.
A mancare sono alcuni documenti ed i necessari pareri. Dall’altro canto l’indirizzo della giunta è ormai chiaro: il debito va riconosciuto in consiglio comunale. Una cifra non da poco che si aggira sui 2 milioni e 800 mila a fronte della proposta transattiva di un milione e 800 mila che è stata respinta dall’assemblea dei soci, in particolare dall’azionista di maggioranza, il comune di Tufino.
Sindaco ed assessori hanno in ogni caso sottolineato che sarà avviato un percorso di accertamento delle eventuali responsabilità nella gestione dell’intera vicenda da parte di terzi.
Il debito di cui si chiede il riconoscimento é quello che la società Campania Felix, attualmente in liquidazione, ha notificato al Comune di Nola il 29 maggio 2012.
Si tratta di 2milioni 480mila euro di cui un milione 854mila in quota capitale e 626mila per interessi. Una somma rivendicata in virtù di un lodo arbitrale in base al quale la società pubblica ha rivendicato crediti nei confronti del Comune di Nola vantati per il periodo 2006 – 2008.
“Abbiamo una emergenza ed é – sottolinea il primo cittadino Geremia Biancardi – quella di evitare che il protrarsi dell’annosa situazione possa penalizzare ulteriormente le casse comunali”.
Sin dagli inizi della prossima settimana nonostante il clima pasquale il tema sarà all’ordine del giorno di una probabile conferenza dei capi gruppo e di un passaggio nella competente commissione. Difficile dunque che ci possano essere i tempi per una seduta di consiglio che verosimilmente potrebbe essere fissata nella settimana post pasquale. Al di là dello slittamento temporale la volontà politica di chiudere una pagina del passato ed una vertenza così spinosa c’è tutta, sebbene costerà un grosso sacrificio per le casse comunali. Nel frattempo sulla vicenda l’opposizione chiede chiarezza. “ La documentazione al momento è incompleta – afferma il capo gruppo del nuovo centro destra Carmela Scala – a mancare è il parere dei revisori dei conti “. Scala invita inoltre a scindere la questione del debito in sé e quella dei lavoratori. “Le due cose non vanno confuse anzi vanno mantenute distinte. Inoltre va precisato con chiarezza, visto che si tratta di una somma consistente, in quale capitolo vengono presi i soldi o da quale vengono stornati”
Una buona parte del debito in questione riguarda le spettanze degli ex lavoratori della società, sempre più preoccupati per l’allungamento dei tempi di riscossione.
“Voglio ribadire – replica il sindaco Biancardi – che si tratta di un debito che viene da lontano e che noi stiamo cercando di risolvere. I lavoratori dal 2009 (da quando si è insediata la giunta Biancardi) ad oggi non avanzano nessuna spettanza.
Gli ex dipendenti della partecipati (oggi operatori dell’attuale società aggiudicatrice dell’appalto) sono giustamente preoccupati anche perché in diversi casi molte rate di finanziarie che gravavano sulle proprie buste paghe non sono state ottemperate causando situazioni di difficoltà e disagio.