Nola, campagna elettorale in fase di stallo. Non si trovano candidati “usa e getta” per costruire le liste. Silenzio sui nomi dei sindaci

Nola – La campagna elettorale è entrata in una fase di stallo. Nessun passo in avanti, nessuna bozza di progetto, ma soprattutto pochi candidati.

Solo alcune settimane fa, sembrava che anche in questa tornata elettorale ci sarebbe stata una fioritura di liste. Ed invece provando a mettere “nero su bianco” si è riscontrata una difficoltà non facile da superare: mancano i candidati. Ed ecco che si inizia a parlare sempre più insistentemente di “accorpamento” dei progetti politici che inizialmente erano stati concepiti come autonomi. Anche i “big” della politica locale si stanno misurando con questa criticità che è una diretta conseguenza della “degenerazione” di questi ultimi anni,

Ormai in tanti – in particolare i più giovani – hanno compreso come l’invito a candidarsi, molto spesso, non rappresenta l’adesione ad una proposta politica, ma solo un modo per “riempire” liste già costruite su misura su due o più candidati che hanno un consenso elettorale già consolidato, difficile da mettere in discussione.

Inoltre, proprio l’esperienza recente, ha evidenziato come i non eletti, in alcun modo, dopo l’appuntamento delle urne, vengono coinvolti durante la consiliatura, nemmeno per un semplice confronto sulle iniziative intraprese dall’amministrazione. Dopo aver abusato lungamente di questo meccanismo, pochi ormai sono disposti a “sacrificarsi” per elezioni il cui risultato, per buona parte, è già scritto.

Al momento, c’è da dire che vi è in realtà un unico “tavolo” effettivamente costituitosi, quello dei firmatari delle dimissioni contestuali che hanno provocato lo scioglimento dell’amministrazione Minieri. Dopo le prime sedute in cui si sono fissati alcuni paletti per il prosieguo dei lavori, si attende che la discussione – finalmente – tocchi le questioni – chiave per l’elaborazione di una reale proposta politica.

Dall’altra parte, il fronte di coloro che sono rimasti con il sindaco Minieri fino alla fine, sembra ancora disunito e non si comprende che direzione voglia prendere. Poco chiaro è poi l’orientamento dell’area democratica che appare divisa tra l’ex gruppo consiliare di Nola Democratica e il locale circolo del Pd. Indiscrezioni parlano di una compartecipazione ad un progetto con l’ex amministrazione, ma anche di un dialogo “sotterraneo” con il tavolo dei firmatari, fino ad essere possibile promotore di un progetto ex novo. Si spera in una maggiore chiarezza nei prossimi giorni. Tutti, però, al momento si guardano, sebbene diversi siano gli aspiranti, dal fare i nomi di possibili candidati a sindaco. Oggi, solo sussurrarli, potrebbe spezzare i fili ancora troppo fragili delle coalizioni in costruzione.  

Nel frattempo, si moltiplicano le voci su tentativi da parte di soggetti del mondo delle professioni e delle associazioni a realizzare un “terzo polo”: una suggestione per superare la logica dei blocchi contrapposti, ma che al momento non sembra essere – nel breve periodo – elettoralmente consistente

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