Nola, bomba d’acqua si abbatte sulla città: traffico in tilt e polemiche sulla manutenzione della rete fognaria

Nola – Una bomba d’acqua si è abbattuta violentemente in città nella giornata di ieri intorno a mezzogiorno. Un’ ora e più di abbondante precipitazione accompagnata anche da una massiccia grandinata che ha messo in ginocchio l’intera viabilità, provocando notevoli disagi.

Moltissime le strade divenute per lungo tempo di fatto impraticabili. A “saltare” numerosi tombini, come quello in via Anfiteatro Laterizio, arteria completamente allagata.

Ad essere particolarmente colpito anche soprattutto il centro storico. L’intero e centralissimo corso Tommaso Vitale è stato inondato: moltissimi esercizi commerciali sono stati danneggiati per la presenza dell’acqua che è entrata fino a dentro i negozi. Analogo scenario anche in via Giordano Bruno: anche qui il livello dell’acqua si è innalzato minuto dopo minuto fino a raggiungere i marciapiedi. Poco più avanti, la stessa piazza dedicata al filosofo arso vivo a Campo dei Fiori, per almeno tre ore, è stata completamente impraticabile e la pioggia ha spazzato via anche le sedie e i tavolini di un bar nei pressi.

Andando più all’interno del centro storico una situazione di particolare difficoltà si è registrata anche in via Merliano, dove l’acqua è penetrata all’interno di diversi locali.

 Anche nelle periferie le cose non sono andate meglio, con notevoli disagi registrati  in diverse arterie, come via Saviano, in particolare in quelle della frazione Piazzolla.

Per tutta la città, le auto hanno marciato praticamente a passo d’uomo con il timore di restare impantanati in qualche punto in cui la presenza d’acqua era più massiccia. Una situazione che ha generato un blocco totale del flusso viario.

Una tromba di acqua e di aria di questo tipo si era registrata con la stessa forza nel giugno dello scorso anno: anche in quella occasione le strade del centro storico furono pesantemente funestate e ad essere gravemente danneggiato fu anche lo stesso Giglio del Bettoliere che fu schiodato e nuovamente riassemblato.

Solo quando la pioggia ha smesso di venire giù la situazione progressivamente è cominciata a tornare alla normalità ma al tempo stesso è cominciata la conta dei danni.

Certamente la forza del nubifragio è stata di particolare intensità ed anche piuttosto prolungata nel tempo: non si è trattato della solita tempesta estiva. Detto ciò, l’ira dei cittadini, si è tuttavia espressa nel disappunto per una situazione legata ai gravi allagamenti che ormai perdura da anni. Sotto accusa la manutenzione dei tombini ed in generale della rete fognaria. Un tema questo che non mancherà di animare il dibattito politico cittadino già piuttosto infuocato. L’autunno caldo è già cominciato.

 

 

 

 

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