Nola, bilancio di previsione: convocato il Consiglio comunale per i giorni 7 e 8 maggio
Nola – “Il dado è tratto”. La difficile partita per l’approvazione del bilancio entra nel suo momento decisivo: il presidente del consiglio, Rino Barone, ha infatti convocato l’assise per lunedì 7 maggio, in prima convocazione alle ore 10.00, e per martedì 8 maggio, sempre alle 10.00, in seconda convocazione.
La decisione è arrivata alla fine della conferenza dei capigruppo, svoltasi ieri mattina al Palazzo di città, durante la quale si è dibattuto molto proprio sulla data da individuare per la celebrazione del Consiglio. Alla fine l’orientamento del capogruppo di Forza Italia, Franco Nappi, è stato quello prevalente. Una scelta che consentirà alla maggioranza di “limare” le posizioni fino all’ultimo giorno utile per licenziare il provvedimento finanziario; la data ultima, infatti, è quella di mercoledì 9 maggio allorché scadranno i venti giorni concessi dalla diffida del Prefetto a seguito della mancata approvazione entro il termine fissato allo scorso 31 marzo.
Ora non si potrà più tergiversare e occorrerà andare dritti al cuore delle questioni. Nonostante il tempo a disposizione, ogni giorno che passa, si assottigli sempre di più, le posizioni tra le varie componenti della maggioranza restano ancora piuttosto distanti. Da ciascuna arrivano richieste ed esigenze di vario tipo che appaiono più insistenti e decise anche in considerazione del fatto che il bilancio da votare è quello che inciderà in maniera concreta sull’anno che porterà alle prossime elezioni amministrative. Ecco che la scadenza non è solo un importante appuntamento finanziario – contabile ma rappresenta soprattutto uno snodo cruciale dal punto di vista politico. In ballo c’è il futuro della coalizione che fino ad oggi, per circa un decennio, ha governato la città.
Siamo, in pratica, di fronte ad un’occasione in cui tutti rivendicano posizioni ritenute legittime, maggiore visibilità, interventi specifici da inserire in bilancio. In più resta al centro, la richiesta, proveniente da più parti, di una rivisitazione dell’assetto complessivo dell’amministrazione proprio in vista del rush finale che porterà al turno elettorale previsto del 2019. Si comprende bene che soddisfare i desiderata di tutti è cosa impossibile da realizzare. Per giungere ad una sintesi, occorrerà, inevitabilmente, che tutte le componenti della maggioranza rinuncino a qualcosa rispetto alle proprie richieste. Cosa che appare ancora piuttosto lontana, anche se i giorni che separano dal decisivo Consiglio comunale, convocato in doppia seduta, restano tanti e lo spazio per trovare un accordo c’è ancora tutto. Del resto, questa maggioranza ci ha già abituati a momenti di profonda crisi poi superati in qualche modo, così come a bilanci di previsione approvati “all’ultimo minuto”. Ma questa volta, francamente, l’ostacolo da superare è più alto e arduo del solito: solo dimostrando grande senso di responsabilità, la maggioranza riuscirà a produrre il salto necessario per l’ultima prova prima di presentarsi al giudizio degli elettori. Se si dovesse fallire, allora tutti a casa prima del tempo e pronti ad accogliere nuovamente un commissario che per circa un anno reggerà, per la sola ordinaria amministrazione, le sorti della città.