Nola, attività politica e Covid. Il presidente del Consiglio, Notaro. “Riprenderemo con la modalità on line”
Nola – Garantire la ripresa dell’ attività istituzionale, tenendo conto delle restrizioni relative al contenimento della pandemia. È questa la priorità all’ombra dei Gigli dove uno dei focolai, nei giorni scorsi, è partito proprio dalla Casa comunale. Ad essere coinvolti diversi tra dipendenti e amministratori comunali, nella stragrande maggioranza dei casi asintomatici che hanno osservato, o stanno completando, il periodo stabilito per l’isolamento fiduciario.
Lo stesso sindaco, Gaetano Minieri, è tornato, proprio l’altro giorno, a lavoro dopo un “forzato” riposo. A breve, dovrebbero rientrare anche altri amministratori che stanno “scontando” la quarantena e sono in attesa dell’ultimo test per l’ok
Ora occorre organizzare un minimo di attività istituzionale per proseguire l’attività anche in questo difficile momento. “L’unica strada – afferma Salvatore Notaro, presidente del Consiglio – è quello di riprendere l’attività istituzionale in modalità on line attraverso l’utilizzo della nostra piattaforma. Su questo tema mi sono già confrontato i presidenti delle commissioni”.
Nel caso ce ne fosse bisogno, anche lo stesso Consiglio comunale sarà celebrato in questa modalità. Ricordiamo che lo scorso 29 settembre era stata convocata l’assise che proprio per l’incrementarsi dei casi non si è potuta svolgere. All’ordine del giorno, vi erano argomenti come la verifica degli edifici scolastici, la rimodulazione delle commissioni consiliari permanenti, e il mancato pagamento delle cedole librarie.
Vedremo quando sarà fissata la nuova data. L’indirizzo è quello di focalizzare l’attenzione sugli argomenti più stringenti visto che con i limiti attuali – che saranno mantenuti almeno per un mese, -è difficile sviluppare grosse progettualità.
Anche il previsto incontro con il Demanio (15 ottobre), per definire l’annosa questione che si trascina da decenni circa il passaggio di proprietà di piazza D’Armi a favore del Comune, è stato rinviato, già da tempo, a data da destinarsi. Molto probabilmente tra novembre e dicembre.
Lo stesso l’accesso al municipio è stato contingentato. Diversi dipendenti sono in regime di smart working e sarà possibile per i cittadini entrare negli uffici solo previa richiesta e nel caso in cui l’ eventuale istanza non possa essere risolta a distanza.
L’agenda politica, oggi, prevede come priorità assoluta quella di rispondere alle osservazioni inviate dalla commissione del Ministero degli Interni circa le perplessità permanenti sul bilancio stabilmente riequilibrato che resta ancora non adottato. C’è tempo fino al 30 ottobre per ottemperare. Dopo aver ricevuto l’ok per il provvedimento, si potrà lavorare per la preparazione del bilancio previsionale 2020. In pratica, quando l’anno sarà già terminato, costringendo l’ente a svolgere le propria funzione in un sempre più affannoso esercizio provvisorio attraverso il regime dei dodicesimi.