Nola, amministrative 2019: nasce la coalizione civica per dare una svolta alla città
Nola – Il civismo come modello di governo delle città. E’ questo il principio della coalizione formalizzatasi l’altra sera, pronta a scendere ufficialmente in campo alle prossime amministrative del 2019. Dopo mesi di incontri, il progetto ha preso forma. Sette le liste che al momento si posizionano sulla linea di partenza. Si riparte dalle fondamenta dell’opposizione che fino all’ultimo, in Consiglio comunale, si è contrapposta all’amministrazione comunale del sindaco Biancardi. La nuova proposta politica si ritrova intorno ai “pilastri” delle tre coalizioni, con i rispettivi candidati a sindaco, Mariafranca Tripaldi, Arturo Cutolo, Domenico Vitale, che già nella passata tornata elettorale sfidarono il centrodestra, mancando la vittoria solo al ballottaggio con uno scarto limitato.
Figure che parimenti a Francesco Pizzella e a Vincenzo Iovino che tra i banchi dell’opposizione hanno sempre dato battaglia, in Consiglio come nelle commissioni, rappresentano il “Primo motore” dell’iniziativa.
Il tavolo già da tempo vede la partecipazione anche di personaggi della società civile, del mondo delle professioni, e delle associazioni. E’ il caso di Alberto Buonaguro, di Felice Maggio e Giacomo De Angelis, di Michele Ciniglio, di Luigi Caliendo (già candidato a sindaco nel 2009) e dell’ex sindaco Aniello Napolitano. Presenti anche Carmela Rescigno che si è dichiarata disponibile a sposare questo tipo di impostazione, e l’onorevole Pasquale Sommese, precursore del civismo come modello di amministrazioni delle città. Secondo quanto trapela la coalizione dovrebbe già contare sulla partecipazione di sette liste. Il cantiere resta ancora aperto e in divenire. Nessuna preclusione per alcuno: le porte sono spalancate a quanti esprimano il desiderio di aderire ad un progetto lontano dalle vecchie logiche, oltre e al di là dei partiti, che abbiano esperienze, competenze, ed entusiasmo da portare in dote. Nulla sarà imposto dall’alto: è questo un altro punto fondamentale su cui si è insistito molto, affinché si abbandoni, definitivamente, la prassi di una politica dirigista che non lascia spazio alle idee e alle istanze che provengono dal basso
Nelle prossime settimane si annunciano iniziative per promuovere il movimento e per incontrare persone affinché il programma possa essere quanto più condiviso possibile. I percorsi, evidenziano ancora i promotori, saranno in ogni caso fondati sul confronto aperto e alla luce del sole, rifugiando da ogni metodo “sotto banco”. Non saranno ammesse posizioni di dominio e le decisioni saranno solo il frutto di una sintesi che tenga conto delle opinioni di tutti, in uno schema completamente inclusivo.
di Alberto De Sena