Nola, al via il progetto dell’associazione Avulss: “Educare alla solidarietà”
Nola – “Educare alla solidarietà”. E’ il progetto promosso dall’associazione Avulss che punta ad implementare la cultura dell’aiuto nei confronti degli altri, in particolare delle persone maggiormente in difficoltà. Il programma prende il via presso Secondo Circolo “Maria Sanseverino” di Nola guidato dalla professoressa Nicoletta Albano. Il progetto prevede, durante il mese di maggio 2014, diversi incontri con gli alunni del Secondo Circolo, avendo già concluso, con brillanti risultati, un ciclo di lezioni presso la scuola secondaria statale di primo grado “Merliano-Tansillo” di Nola , guidata dal professor Vincenzo Serpico. L’Avulss di Nola , in forma continuativa ed organizzata, opera nelle case di riposo, nelle parrocchie ( a sostegno dei ragazzi in difficoltà negli studi ), negli ospedali, nelle case di cura, nelle carceri, nei nuclei familiari in situazione di bisogno, nei Sert, nel terzo settore con il progetto “Gli anziani alla ricerca del futuro”, collabora con la Caritas ed altre associazioni. “Oggi, purtroppo” – afferma la presidente, la professoressa Lucia Matera – la società, nel suo ritmo frenetico, difficilmente si sofferma per riflettere sul fatto che le persone in difficoltà, numerose e spesso silenziose, hanno bisogno di un aiuto concreto per sopravvivere all’indifferenza di tanti che passano oltre, addirittura disturbati dalla loro vista. Le giovani generazioni devono capire che , soltanto vivendo anche per gli altri, si potrà avere una società migliore. I volontari dell’Avulss integrano e colmano gli inevitabili vuoti dei servizi esistenti, soprattutto offrendo un supplemento di anima , uno stimolo alle istituzioni ma anche alle persone perché esprimano tutta la ricchezza di iniziative del loro essere e combattano per una pedagogia della partecipazione; solo così potranno soddisfarsi i bisogni di chi, oggi, a diritto, invoca aiuto. L’Avulss di Nola, perciò, assicura la responsabilità di un qualificato servizio d’amore verso i sofferenti, un impegno costante di partecipazione e di condivisione per i problemi degli altri, per una futura, rinnovata società, che sappia e voglia amare, più che possedere, essere, più che apparire.”
Di Antonio Giuliano