Nel Pd è scontro frontale per la candidatura di Bassolino

La candidatura di Antonio Bassolino alle primarie per la scelta del candidato sindaco a Napoli spacca il Pd. 

«Sono d’accordo con Renzi: le regole non si cambiano, l’ha detto il 21 ottobre scorso» ha detto Bassolino commentando l’ipotesi di un divieto di candidatura alle primarie per gli ex sindaci, mostrando il testo di una agenzia che riportava la dichiarazione del premier a Otto e mezzo sulle regole per le primarie.

Una regola contro la candidatura alle primarie per chi è già stato sindaco? «Non ci sarà», insiste sicuro Bassolino che ha aperto oggi la sua campagna elettorale. I cronisti gli chiedono se, nel caso venisse introdotto il divieto, l’ex sindaco potrebbe ugualmente candidarsi con una lista civica, ma Bassolino dribbla la domanda: «La Serracchiani ha espresso una sua opinione personale che io ritengo sbagliata».

«Le dichiarazioni di alcuni dirigenti sono sbagliate e fanno male non a me ma al Pd – dice -. Io continuo a ritenere difficile che dietro quelle dichiarazioni possa esserci anche Renzi. Mi dispiace per il danno che viene fatto al Pd».

«Guerini dice che c’è tempo? Forse in qualche altro comune italiano, ma a Napoli siamo in drammatico ritardo. Abbiamo già fatto un regalo a Luigi de Magistris, al centrodestra e al Movimento Cinque stelle».

«Tutti sottolineano che una norma improvvisa è una norma sbagliata – conclude -. Io mi permetto di aggiungere che è sbagliata per lo stesso Pd e anche verso Napoli».

«Sinceramente ho molte perplessità perché penso che i problemi politici si affrontano con la politica e non cambiando le regole», afferma anche Roberto Speranza rispondendo a una domanda sul possibile cambiamento delle regole per le primarie. A chi gli chiedeva se la rottamazione renziana fosse finita Speranza ha risposto: «Bisognerebbe fare una conferenza su questo».

«Quando si cambiano le regole ad personam non fa mai bene», sottolinea anche Gianni Cuperlo.

 

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