Nel 2012 la raccolta dei rifiuti diminuisce del 3,9% e cresce al 34,9% la differenziata
Nel 2012, la raccolta dei rifiuti urbani nei comuni capoluogo di provincia diminuisce del 3,9%, passando dai 590,5 kg pro capite del 2011 a 567,3. E’ quanto rileva l’indagine ‘Dati ambientali nelle città’, relativa all’anno 2012 effettuata dall’Istat. Secondo il rapportocontinua a crescere la raccolta differenziata: nel 2012 è pari al 34,9% dei rifiuti urbani (+1,4% rispetto all’anno precedente). Con 626,7 kg per abitante, i comuni capoluogo di provincia del Centro continuano a essere quelli dove si raccolgono le quantità maggiori di rifiuti urbani; nei capoluoghi del Nord se ne raccolgono circa 550,7 e nel Mezzogiorno si scende a 536,2 kg per abitante.Rispetto al 2011 le contrazioni sono in media maggiori tra i capoluoghi del Nord (-4,5%) e tra quelli del Mezzogiorno (-4%), mentre al Centro la riduzione è pari al 3,1%. Permangono le differenze territoriali anche in termini di percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, pari mediamente al 46,1% nei comuni capoluogo del Nord, al 32,0% in quelli del Centro e al 21,4% nel Mezzogiorno. Sono 11 i comuni capoluogo di provincia che hanno raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata imposto dalla normativa per la fine del 2012
A favore della gestione eco-sostenibile dei rifiuti urbani, nel 2012 104 capoluoghi dispongono di uno specifico regolamento comunale; 61 amministrazioni hanno previsto almeno un’agevolazione verso le utenze domestiche che effettuano l’autocompostaggio per l’utilizzo domestico come fertilizzante degli scarti organici dei rifiuti urbani; in 107 comuni è previsto il ritiro dei rifiuti ingombranti su chiamata, in 104 è presente e funzionante almeno un’isola ecologica. In 99 capoluoghi è attivo un servizio di “raccolta porta a porta”, almeno per parte delle utenze e delle tipologie di rifiuto.