Moratti, con Thohir poste basi per crescere
L’Inter sogna di tornare ‘Grande’. Lo fa celebrando a Palazzo Lombardia la prima Coppa Campioni della sua storia, quella del ’64, e lavorando in chiave futura per dare solidità al progetto di Erick Thohir. Il presidente partecipa alla festa per il cinquantenario del successo di Vienna sul Real Madrid, alza la Coppa assieme a Moratti e con entusiasmo annuncia di voler tornare sul tetto d’Europa. “Molto presto”, dice rivolgendosi al presidente onorario, con cui ieri e oggi ha avuto diversi incontri di carattere finanziario. “Ho parlato con Thohir – dice Moratti – di questa vittoria e lui conosceva perfettamente la nostra storia, sono convinto che riuscirà a regalarci le stesse soddisfazioni. In questi giorni abbiamo discusso di alcune questioni che serviranno a mettere le basi per crescere sempre di più, in un clima di fiducia reciproca. Mi ha fatto piacere che Thohir sia venuto oggi a questa festa. E’ chiaro che diventare campioni d’Europa per la quarta volta significherebbe automaticamente aver creato di nuovo una ‘Grande Inter'”. Moratti ‘benedice’ il lavoro sul mercato di Ausilio (“Sta facendo bene e mi piace che ci sia fiducia in lui”) e il possibile arrivo di Tom Ince, figlio di Paul, ex centrocampista dell’Inter negli anni ’90. “Ince padre è una grandissima persona e mi auguro che il figlio – dice il presidente onorario – abbia le stesse caratteristiche. Credo che le parti stiano ancora parlando di un eventuale acquisto”.
Alla festa della ‘Grande Inter’ partecipano tutti i protagonisti di quel trionfo, più la famiglia Moratti, Thohir, Tronchetti Provera e Zanetti, reduce da un incontro pubblico nel pomeriggio con i tifosi. “Ancora non sono diventato vicepresidente. Di sicuro collaborerò, ma la società – dice l’argentino nella sede de ‘La Gazzetta dello Sport’ – non mi ha ancora dato dei compiti. Stiamo parlando per decidere il ruolo migliore da poter ricoprire. Il ritiro della maglia numero 4? Sarebbe un onore, apprezzerei molto il gesto, ma non voglio forzare nessuno. Sono decisioni della società”. L’ormai ex capitano dell’Inter lancia l’investitura per la sua eredità e designa Andrea Ranocchia. “Potrebbe essere un ottimo capitano, perché conosce l’Inter da tanti anni”, dice Zanetti, al quale fa eco proprio Moratti. “E’ un bravissimo ragazzo, ma è una cosa che farà la dirigenza. Di certo lui merita di avere un’esperienza di questo genere”. Lo stesso giocatore, su Twitter, smentisce qualsivoglia contatto con la Juventus. “Lasciate stare quello che dicono”, è il messaggio postato dal difensore, il cui contratto con l’Inter è in scadenza nel 2015 ma che potrebbe rinnovare a breve.