Monsignor Francesco Marino sarà il nuovo Vescovo di Nola
Nola – Ormai è più di una indiscrezione: la nomina sarà pubblicata a giorni. Monsignor Francesco Marino, dal 2005 Vescovo di Avellino, sarà il nuovo Vescovo di Nola. Subentrerà a monsignor Beniamino Depalma, che lascia per sopraggiunti limiti d’età, avendo compiuto 75 anni. Sessantuno anni il 24 novembre prossimo, è stato ordinato presbitero il 6 ottobre 1979 per la diocesi di Aversa. Il 13 novembre 2004 è stato nominato da Papa Giovanni Paolo II° Vescovo di Avellino, succedendo a monsignor Antonio Forte, dimessosi per raggiunti limiti di età. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella Cattedrale di Aversa l’8 gennaio dal Cardinale Crescenzio Sepe. Nel 2011 monsignor Marino è stato eletto delegato dei vescovi firmatari della convenzione del Pontificio Seminario Campano Interregionale di Napoli. Monsignor Marino è molto apprezzato per la sua dolcezza e comprensione, ma anche per le grandi battaglie contro gli scandali, gli sperperi e le azioni criminali. Il suo arrivo a Nola è previsto agli inizi del nuovo anno, infatti per il 27 dicembre prossimo sarà monsignor Beniamino Depalma a presiedere l’ordinazione episcopale di don Giuseppe Giuliano, recentemente nominato Vescovo di Teodora-Lucera.
Padre Beniamino Depalma lascia dopo diciasette anni la diocesi per raggiunti limiti di età. Depalma fu nominato vescovo di Nola il 15 luglio 1999 ed iniziò il suo ministero pastorale il 16 ottobre 1999. L’apostolato di padre Beniamino è stato caratterizzato da un grande impegno a difesa dei più deboli, tra l’altro nel corso dei diciassette anni ha potenziato la Caritas diocesana. In prima fila per anni contro la realizzazione di discariche ed impianti per il ciclo dei rifiuti nel nolano. Molto note le sue battaglie per la dignità del lavoro, anche in questo caso restano memorabili i suoi appelli a difesa dei lavoratori licenziati dalla Fiat di Pomigliano d’Arco Molto vigoroso è stato sempre il suo richiamo contro la corruzione e per una politica realmente agganciata ai valori dell’onestà e dell’attenzione verso le fasce più deboli.