Milan, stasera la sfida di Coppa Italia col Sassuolo: Abbiati e Cerci titolari
A San Siro, tra il freddo di gennaio e qualche coraggiosa anima (ingresso gratuito per gli abbonati), il Milan si gioca la sua Champions League. Una notte dove perdere diventerebbe letale per tutti, Inzaghi in primis.
Nessun turnover a San Siro col Sassuolo negli ottavi di coppa Italia in gara secca con eventuali supplementari e rigori, niente Milan 2 contro Di Francesco che una settimana fa ha portato a casa tre punti. Vietato sbagliare perché la coppa Italia «è l’unica coppa che abbiamo, è la nostra Champions. E’ un obiettivo importante perché chi la vince va direttamente in Europa League». Parole di Christian Abbiati pronto a riprendersi una maglia da titolare, fare forza ai propri compagni.
«La cosa che più mi da fastidio è che ora le squadre vengono a San Siro convinte di potersela giocare, mentre una volta venivano qui per non prenderne 5…». Altri tempi, altro allenatore. «Noi abbiamo fiducia in Inzaghi. A Torino tutti eravamo dispiaciuti, non solo lui». Poi un paragone, non con Seedorf ma con l’ultima gestione Allegri: «L’anno scorso nei primi sei mesi abbiamo fatto peggio, ora siamo in una posizione di classifica non lontana dal terzo posto, è ancora tutto in gioco. Peggio di un anno fa è impossibile fare, non vorrei che la partita di Torino portasse una situazione drammatica perché così non è…». Non lo è ancora ma la visita di Adriano Galliani a Milanello è il termometro della situazione che si sta vivendo in queste ore a Casa Milan. Il terzo posto? Resta un obiettivo anche nelle parole di Abbiati ma nei fatti diventa difficile se non ci sarà già domenica in campionato con l’Atalanta un cambio di marcia: «Non siamo lontani dalla Lazio».
Forse servono rinforzi, Cerci (stasera tocca a lui dal 1′) da solo non può bastare ma nemmeno Suso (che ha sostenuto i test a Milanello) può fare ora la differenza. Galliani è al lavoro su altri futuri parametri zero.