Milan, non solo Ibrahimovic: i rossoneri puntano mezzo PSG
Prima Zlatan, ora Cavani, poi Matuidi e perché no Rabiot? Il Milan ci prova, deve farlo per forza. Ha i soldi per far la spesa in uno dei negozi più cari d’Europa, e non ha paura ad entrare nella bottega del Psg.
Ma questa volta Adriano Galliani ci entrerà da solo, senza la Doyen Sports. Il Milan deve reagire sul mercato, ma anche alla provocazione nerazzurra di presentare Geoffry Kondgobia in piazza Repubblica, a due passi da Giannino, nel giorno della sua riapertura, la seconda Casa del Milan, certamente di Adriano Galliani che ancora una volta non ha voluto fermarsi a parlare. «Vi chiedo scusa, ma non si parla, è una settimana delicata», le uniche parole dell’ad.
Ancora troppo forte l’imbarazzo. Tanti sorrisi di circostanza e camminata veloce anche in Vittor Pisani, con Ariedo Braida di scorta. Bei tempi. Ma il Milan è pronto a ripartire forte, ad annunciare Zlatan Ibrahimovic. L’incontro di Doha avrebbe convinto l’emiro a lasciare partire lo svedese una volta trovato il suo sostituto sul mercato. Per mettere pressione i rossoneri sarebbero pronti anche a investire 50, dalla Francia scrivono 60, milioni di euro per avere Edison Cavani.
Su qualche sito alla domanda chi preferite tra Ibra e Cavani i tifosi hanno votato compatti l’attaccante uruguagio. Ma Zlatan per Silvio Berlusconi è sinonimo di garanzia in campioanto. Con Raiola si lavora seriamente anche su Blaise Matuidi, con il Marsiglia per Imbula e con la Samp per Roberto Soriano. Poi c’è un’altra strada che porta a Parigi ed è quella per un altro vechio pallino di Galliani, Adrien Rabiot. E Veronique Rabiot, madre e agente del centrocampista classe 1995 del Paris Saint-Germain, ha confermato che «Adrien vuole andare via da Parigi. Il Milan e l’Italia possibili destinazioni? Ora è difficile parlare della destinazione futura, ma il Milan l’ha seguito…».