Mazzarri carica il team azzurro per la partita con il Pescara
Nove punti per la serenità. Il Napoli comincia a Pescara le ultime pedalate verso la certezza del secondo posto, per infilarsi da subito nell’urna del sorteggio dei gironi di Champions League e poter programmare con serenità la prossima stagione. I primi tre punti il Napoli li pretende dalla trasferta di Pescara, dell’ex azzurro Bucchi in panchina. Mazzarri, però, non crede alla rassegnazione adriatica: “Il Pescara – dice – ha fatto una grande prestazione contro la Roma, da quando c’é Bucchi gioca bene, sta già diventando un ottimo allenatore”. L’imperativo è non fidarsi e per questo Mazzarri metterà in campo la formazione migliore, senza pensare al match di domenica prossima contro l’Inter e alla lunga lista di diffidati che parte da Gamberini e Pandev per arrivare a Inler, Calaiò, Armero, Zuniga, Insigne e Maggio. “Ai diffidati non ci penso proprio – spiega – anche perché darei dei segnali che la squadra potrebbe inconsciamente interpretare come sottovalutazione dell’avversario. Il Pescara é ultimo e nella testa dei ragazzi potrebbe insinuarsi la convinzione che in un modo o nell’altro la partita si porterà a casa, ma così si rischiano figuracce. Invece quella di domani é la gara più difficile che potevamo incontrare in questo momento, come mi ha scritto un collega più esperto”. Cavani e Behrami non ci saranno, squalificati: Mazzarri è orientato a proporre il duo d’attacco Insigne-Pandev, mentre la cerniera di centrocampo sarà costituita da Dzemaili-Inler. Quest’ultimo torna titolare dopo un lungo pit-stop in panchina: “Mi aspetto che Inler – dice l’allenatore azzurro – in questo periodo abbia recuperato la sua efficenza di forma visto che era un po’ sottotono nelle ultime gare. Ha giocato tanto in stagione e ha avuto un momento di appannamento. Domani dovrà garantire sia il filtro che di solito dà Behrami, sia una maggiore dose di palleggio”. Davanti Insigne e Pandev hanno la responsabilità di non far notare l’assenza del Matador, squalificato e ancora al centro del gossip. “Insigne – dice Mazzarri – sta crescendo e sta facendo bene. A Torino con Cavani in panchina, lui e Pandev fecero a livello tecnico-tattico una delle migliori partite nostre di quest’anno”. L’assenza del capocannoniere della serie A costringerà tutta la squadra a una maggiore concretezza: “E’ proprio quello che voglio – conferma – mi aspetto più cattiveria e cinismo. Ho detto ai ragazzi ‘fate gol anche con la punta del piede, come ha fatto Cavani con l’Atalanta. Invece di solito per fare un gol ne dobbiamo prima sbagliare cinque”. Vuole uno scatto di crescita Mazzarri, magari anche pensando al futuro: “Per la prossima stagione aspettiamo la matematica certezza, poi ne parleremo. La Roma? Non ne so niente…”, precisa. Poi annuisce quando gli si chiede se sarebbe più facile seminare qui a Napoli dove ha già arato. E infine allarga lo sguardo pensando alle corazzate tedesche: “Il Napoli – dice – è una realtà in crescita come il Borussia che ha seminato tanto e poi ha vinto due campionati prima dell’exploit europeo di quest’anno. Nel 2007 il Dortmund era tredicesimo in Bundesliga, più o meno come ho trovato io il Napoli che ora è secondo. Poi è chiaro che il calcio tedesco in questo momento ha qualcosa in più, l’Italia soffre nel calcio anche per la crisi, ma sta crescendo nuovamente”. E il Napoli è pronto a crescere ancora. Magari con un Mazzarri ancora in panca.