Maturità, sarà bocciato un candidato ogni 100: rarissimi i “100 e lode”
A meno di due settimane e sarà vacanza per tutti. I quasi cinquecentomila ragazzi che sono stati ammessi all’esame di maturità stanno affrontando l’ultimo scoglio, la prova orale. Per tutte le scuole non si andrà in ogni caso oltre il termine ultimo del 18 luglio (stabilito dal ministero dell’Istruzione). Anche se c’è già chi può festeggiare come le due gemelle del liceo scientifico Marie Curie di Pergine (in provincia di Trento) che, caso davvero unico, in due classi differenti, hanno preso un bel 100 e lode.
IL SONDAGGIO. Ma per molti altri studenti l’ansia è ancora tanta. Ad essere preoccupati sono anche i bravi. Mai come quest’anno si dà importanza al “quanto”. E con la prova orale si giocano le ultime chance per il voto. Secondo un sondaggio del portale Studenti.it effettuato in collaborazione con Swg, il 50% dei maturandi teme il vuoto di memoria durante il colloquio, mentre il 30% ha paura di dover fare i conti con una preparazione inadeguata. Il 10% poi teme le ripercussioni degli errori commessi negli scritti (che saranno, in chiusura, un argomento del colloquio), mentre il 9% è preoccupato dalle domande di un commissario esterno pignolo.
SOCIAL NETWORK. Commissari esterni che non si conoscono, l’emozione che confonde le idee. Anche sui social network il tam-tam di commenti dei maturandi è sul “panico spinto”. Nel ricchissimo campionario di timori raccontati su Facebook si va dal «Domani ho l’orale e mi manca mezza tesina da imparare», al «Ho paura di avere un vuoto di memoria pazzesco, piantarmi là e non dire niente». Sulla grande lavagna virtuale del web ci si sfoga con libertà: «Ho paura che mi chiedano cose di cui non so parlare… o di non sapere le cose come vogliono loro».
Ma le statistiche sembrano rasserenare: se si è stati ammessi alla maturità il più è fatto, solo pochissimi non ce la faranno. Basta consultare a ritroso i risultati degli anni passati per rendersi conto che poco di più di uno su cento perderà l’anno. I dati del Miur sono costanti: l’ultimo anno, il 2011/12, tra gli ammessi è stato promosso il 98,9%. In linea con i numeri degli anni precedenti. Naturalmente l’ansia degli studenti non sente ragioni. Anche perché il temuto “vuoto di memoria” è nella sua imprevedibilità l’esempio che potrebbe far precipitare il voto sotto la sufficienza. La “scena muta” è proprio l’ipotesi che si fa per giustificare l’inappellabilità di una bocciatura.
I BOCCIATI. Ma se sono pochissimi i bocciati (più impegnativo era stato essere ammessi, dove comunque i ragazzi esclusi sono nella media dell’uno su venti) non sono neanche molti quelli che riescono ad avere un cento pieno. L’anno scorso solo lo 0,6% ha conquistato il cento e lode, mentre il 4,4% ha portato a casa un bel 100 (l’anno precedente, questo risultato era stato ottenuto rispettivamente dallo 0,9% e dal 5,2%). Eppure, mai come quest’anno, a sentire i commenti dei commissari, i ragazzi (e le loro famiglie) ci tengono a un esame brillante. La soglia dell’80 permette di avere il bonus per l’accesso alle facoltà a numero chiuso.
Mentre è necessario superare la maturità con un 95 per ottenere la borsa di mobilità, la borsa di studio appena lanciata dal governo Letta per frequentare la facoltà in una regione diversa da quella di residenza. Ma per il voto pesa anche la crisi economica: un buon voto può voler dire avere meno difficoltà nel trovare un’occupazione. Una percezione che non era così chiara negli anni passati.