Manovra, più soldi in busta paga Pensioni e Irap nel fondo taglia-tasse

Più soldi per il taglio del cuneo fiscale. Ma anche una platea di beneficiari allargata. Il governo ha messo a punto un emendamento alla legge di stabilità che ridisegna il fondotaglia-cuneo che nascerà nel 2014. La prima novità è che ad alimentarlo non saranno più soltanto le risorse della spending review alla quale sta lavorando il Commissario Carlo Cottarelli. Nel calderone, spiega la bozza di emendamento, finiranno anche le risorse della lotta all’evasione fiscale che eccedono gli incassi programmati.

Infine, solo per il 2014, al fondo andranno anche le una tantum, come i soldi del rientro dei capitali dalla Svizzera. La torta, insomma, sarà decisamente più ampia di quanto ipotizzato fino ad oggi. Ma a dividersela dovranno essere più soggetti. Oltre ai lavoratori dipendenti, i soldi del fondo taglia-cuneo saranno destinati anche alla riduzione dell’Irap sul lavoro per le imprese e per i lavoratori autonomi. A loro andrà la metà delle somme raccolte. L’altra novità è che tra i beneficiari sono stati inseriti anche i pensionati. Gli sgravi finanziati con il fondo riguarderanno anche i loro redditi. Una decisione presa, probabilmente, per andare incontro alle richieste dei sindacati che ieri sono scesi in piazza. Quella del cuneo non è la sola novità. Modifiche sono arrivate anche per i dipendenti pubblici. Un emendamento ha infatti eliminato il cosiddetto divieto di reformatio in peius ossia la norma, contenuta in una legge del 1957 poi corretta nel 1993, in base alla quale la retribuzione non può comunque diminuire in caso di passaggio ad altra funzione, ad esempio quando cessa un incarico e si torna al proprio ufficio di provenienza. In queste situazioni attualmente scatta appunto un assegno personale pari alla differenza di trattamento economico: d’ora in poi non succederà più. Non solo: il testo approvato prevede che le amministrazioni interessate provvedano ad adeguare verso il basso le retribuzioni a partire dalla prima mensilità successiva all’approvazione della legge, quindi dal prossimo gennaio.

LAVORI INTERROTTI
Ieri pomeriggio i lavori della commissione Bilancio si sono interrotti in vista della presentazione degli ultimi emendamenti del relatore e del governo, attesi di ora in ora fino a tarda sera: arriveranno stamattina. Tra i nodi più importanti da sciogliere quello degli stadi e il tema delle spiagge. Sul primo punto, l’esecutivo sarebbe intenzionato comunque a non andare oltre l’impostazione più cauta, che esclude la possibilità di permettere la realizzazione di altri immobili quale compenso per la costruzione di nuovi impianti sportivi. Su spiagge e concessioni demaniali la revisione della normativa generale arriverà più tardi: intanto si punta a risolvere con una sorta di sanatoria sui canoni la situazione delle aziende che sarebbero sul punto di chiudere. Ieri si discuteva anche di un possibile nuovo aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. Mentre un altro nodo delicato è l’eventuale potenziamento della Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. A questo proposito fonti tecniche del ministero dell’Economia hanno smentito ci sia un ammanco di gettito in relazione al prelievo: il gettito è stato stimato nel bilancio di previsione in 500 milioni, e sarebbe ora proiettato a 480, dunque in linea. Infine sul fronte macroeconomico il ministro Saccomanni ha ribadito che l’economia italiana sta uscendo dalla recessione, anche se permangono forti difficoltà per l’occupazione.

 

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