Liveri, striscione della discordia: braccio di ferro tra comune e l’associazione “Tenda dell’incontro”
Liveri – Continua il braccio di ferro tra l’associazione “La Tenda dell’incontro” e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Coppola. Oggetto del contendere è la rimozione dello striscione posizionato dai soci del sodalizio sul balcone della struttura di via Santa Maria a Parete e di proprietà dell’ordine dei frati minori di San Pietro che evidenzia l’apertura di un centro di accoglienza per l’infanzia violata.
“L’associazione “La Tenda dell’ incontro” e l’Ente Provinciale dei Frati Minori – si legge in una nota dell’associazione – intendono riqualificare e riaprire un Centro di accoglienza per bambini a Liveri. La struttura scelta era adibita, in passato, proprio all’accoglienza di minori orfani. Il nostro progetto prevede la creazione di un Centro, dove tramite un supporto psicologico, di intermediazione culturale e soprattutto di amore e carità, li si aiuti a superare il trauma della guerra e dell’abbandono dei genitori, della violenza e li si integri in una realtà sociale, culturale e religiosa loro adeguata. Pertanto la nostra accoglienza vuole rivolgersi a tutti i bambini meno fortunati del nostro territorio o che sono stati costretti a lasciare la loro terra per la pazzia e la violenza degli adulti”.
L’obiettivo secondo i promotori dell’iniziativa è quello di realizzare un centro di accoglienza destinato ai bambini vittime delle guerre. Un progetto che nonostante i nobili intenti non ha incontrato l’assenso dell’amministrazione comunale che lo ritiene non compatibile con le piccole dimensioni del territorio e della comunità liverese.
“Abbiamo spiegato ai rappresentati dell’associazione –– afferma il sindaco Raffaele Coppola – che l’amministrazione comunale è aperta a qualunque tipo di progetto di sostegno e di carità a favore dell’infanzia ma riteniamo che un centro di accoglienza così come è stato ipotizzato sia non compatibile con il nostro comune viste le sue piccole dimensioni. In casi di emergenza è chiaro che il Prefetto potrebbe individuarlo come sede destinataria di un numero significativo dei bambini ed palese che il paese non può assorbire ne integrare. Inoltre tutta la materia relativa ai centri di accoglienza è piuttosto delicata e non immune da insidie di vario tipo.Proprio per questo avevamo sollecitato il perseguimento di un altro tipo progetto magari di una casa famiglia per i casi critici che riguardino ragazzi del nostro territorio”
Ma l’invito del sindaco è stato completamente disatteso ed i lavori per la realizzazione del centro accoglienza continuano. Anzi per pubblicizzare l’iniziativa è stato esposto anche l’ormai famoso struscione su uno dei balconi della struttura. La risposta dell’amministrazione comunale non si è fatta attendere.
“Siamo stati raggiunti da un’ordinanza firmata direttamente dal sindaco Raffaele Coppola – concludono ancora i rappresentanti dell’associazione – con la quale ci diffida a rimuovere lo striscione per violazione del codice della strada con applicazione di una multa che va da un minimo di 4.734 euro ad un massimo di 18.935 euro Questo significherebbe che i pochi soldi da investire nella beneficenza dovrebbero essere invece donati al comune di Liveri.” L’11 aprile vi sarà la rimozione forzata, una data che allo stato attuale suona come una vera e propria “resa dei conti” per l’epilogo della vicenda